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Occhi puntati sulle banche centrali, in vista delle riunioni della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea

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13 June 2023

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Dopo una settimana povera di notizie, i mercati si apprestano ad affrontare le riunioni della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, prevedendo un possibile rialzo da parte della Fed mercoledì.

L
a scorsa settimana il dollaro ha faticato in un contesto di trading poco favorevole, in quanto il rimbalzo dei prezzi delle materie prime e il miglioramento del sentiment degli investitori hanno fatto sì che i principali trend del 2023 continuassero a guidare i mercati: un dollaro debole e una performance particolarmente forte delle valute delle materie prime. Le valute dell’America Latina continuano a brillare, mentre all’estremo opposto c’è la lira turca, che scende a spirale settimana dopo settimana con i mercati che ormai hanno perso la pazienza con le bizzarre idee fiscali e monetarie di Erdogan.

Dopo una settimana povera di notizie, i mercati si apprestano ad affrontare le riunioni della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, prevedendo un possibile rialzo da parte della Fed mercoledì. Tuttavia, la pubblicazione del rapporto sull’inflazione di maggio il giorno prima potrebbe significare che alcuni membri del FOMC non prenderanno una decisione sul voto fino al giorno della riunione. La BCE si ritrova in una situazione più semplice, con i mercati e gli analisti che si aspettano un rialzo di 25 punti base; la chiave di lettura saranno le nuove previsioni dei membri e i toni delle comunicazioni. Aspettiamoci molta volatilità.

EUR

Il rapporto finale sul PIL del primo trimestre del 2023 ha mostrato che l’Eurozona è entrata in recessione, anche se solo secondo la definizione più tecnica del termine: due trimestri consecutivi di contrazione dello 0,1%. Questo dato è in ritardo e retrospettivo, ma ha contribuito in misura marginale a rendere più cupa la recente performance economica europea.

Riteniamo tuttavia che la recessione tecnica sia dovuta per lo più a fattori una tantum e che l’economia dell’Eurozona sia pronta a registrare una buona performance nei prossimi trimestri, in quanto i prezzi più bassi dell’energia e la rigidità del mercato del lavoro sostengono la spesa delle famiglie. Se l’atteso rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE questa settimana sarà accompagnato da toni di politica restrittiva, l’euro dovrebbe ricevere sostegno da questa riunione.

USD

I due grandi eventi in rapida successione di questa settimana potrebbero finalmente far uscire il dollaro dal range di indecisione in cui è rimasto bloccato di recente. Martedì verrà pubblicato il report sull’inflazione di maggio. Sarà tenuto sotto stretta osservazione, poiché una sorpresa al rialzo potrebbe essere sufficiente a far pendere la decisione verso un rialzo nel giorno successivo.

Seguiamo il parere del mercato che prevede tassi invariati a giugno, ma eventuali dissensi e comunicazioni dai toni restrittivi potrebbero assicurare ai mercati che la prossima mossa dei tassi sarà più probabile al rialzo che al ribasso. Tuttavia, siamo molto più vicini alla fine di questo ciclo di rialzi negli Stati Uniti che nell’Eurozona, e quindi ci aspettiamo che il dollaro registri una sottoperformance nel medio termine.

GBP

La sterlina continua a guadagnare terrenonei confronti del dollaro e dell’euro, poiché i mercati si aspettano che la Banca d’Inghilterra reagisca a un’inflazione preoccupante aumentando i tassi ben oltre il 5%. I dati macroeconomici di questa settimana potrebbero supportare ulteriormente la sterlina.

Si prevede un altro forte report sul mercato del lavoro, con una crescita dei salari vicina al 7%. Il PIL mensile di aprile dovrebbe segnare un ritorno alla crescita. Per il momento, quindi, ci aspettiamo un rafforzamento della sterlina.

 

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