Le valute emergenti salgono grazie al rally degli asset a rischio.

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9 June 2025

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Economist di Ebury

La settimana scorsa il mercato azionario e del credito hanno registrato un aumento significativo, in quanto gli investitori credono che il peggio delle tariffe di Trump sia ormai passato.

M
entre il dollaro è rimasto stabile rispetto alle valute del G10, i tradizionali beni rifugio come lo Yen giapponese e il Franco svizzero hanno perso terreno. Questo ha spinto gli investitori a cercare rendimenti più elevati in mercati meno convenzionali, con le valute dell’America Latina e del Pacifico che ne hanno beneficiato maggiormente. Il Real brasiliano e il Won coreano sono infatti stati i principali motori di questa crescita, favoriti da sviluppi interni positivi. Nonostante eventi importanti come la riunione di giugno della BCE e i report sui salari statunitensi, la situazione generale non è cambiata molto. La narrativa di fondo rimane chiara: la BCE non ridurrà i tassi molto al di sotto del 2% e l’economia statunitense dimostra una notevole resilienza di fronte alle incertezze tariffarie.

Ora che le peggiori preoccupazioni sull’impatto delle tariffe di Trump su crescita e occupazione negli Stati Uniti sembrano essersi attenuate, l’attenzione si sposta sull’inflazione. Il report sull’inflazione di maggio degli Stati Uniti, in uscita mercoledì, sarà fondamentale questa settimana. Gli economisti prevedono un lieve rimbalzo nell’indice core dovuto all’aumento dei prezzi delle importazioni, ma l’incertezza è alta data la mancanza di precedenti storici. Oltre agli Stati Uniti, ci aspetta una settimana intensa nel Regno Unito, con i dati sul mercato del lavoro martedì e mercoledì, e il PIL mensile di aprile giovedì. Inoltre, diversi discorsi dei funzionari della BCE dovrebbero fornire ulteriori chiarimenti sulla svolta apparentemente più aggressiva dell’istituzione emersa dalla riunione di giugno.

EUR (Euro)

La BCE ha colto di sorpresa i mercati quando la Presidente Lagarde ha annunciato la fine imminente del ciclo di tagli dei tassi. Sebbene sia vero che con i tassi al 2% e un’inflazione a quel livello o superiore, lo spazio per ulteriori riduzioni sia oggettivamente ridotto, la franchezza della BCE ha comunque colto i mercati di sorpresa.

I dati macroeconomici della Zona Euro sembrano tenere bene, ma sono “vecchi” e le distorsioni legate alle tariffe probabilmente spiegano buona parte della relativa forza vista nel PIL del primo trimestre e nelle esportazioni tedesche. Questa settimana dovrebbe essere piuttosto calma per l’Euro, con in agenda solo dati di minore importanza e discorsi dei funzionari della BCE.

USD (Dollaro USA)

La sequenza di dati deboli statunitensi si è interrotta venerdì con un report sui salari di maggio piuttosto robusto. Nonostante alcune revisioni al ribasso, il quadro complessivo ha confermato ciò che si osservava nel mercato del lavoro USA da diversi mesi: una creazione di posti di lavoro solida, seppur in rallentamento, e scarsi segnali di licenziamenti diffusi.

La sorpresa positiva sui salari ha rafforzato l’idea che la Federal Reserve possa permettersi di mantenere un atteggiamento attendista, e di fatto i mercati non prevedono più tagli dei tassi prima dell’autunno. Il mercato dei Titoli del Tesoro statunitensi si è stabilizzato dopo alcune settimane difficili, ma resta vulnerabile a potenziali shock, che potrebbe essere rappresentato da un rialzo inatteso nel report sull’inflazione di questa settimana.

GBP (Sterlina)

La Sterlina continua il suo apprezzamento contro il dollaro e l’euro. Le recenti revisioni al rialzo dei dati PMI di maggio sul sentiment aziendale hanno rafforzato la posizione “da falco” della Bank of England, allontanando l’ipotesi di un taglio dei tassi almeno fino all’autunno. Questa settimana i dati sul mercato del lavoro dovrebbero mostrare una crescita dei salari superiore al 5%, un fattore che dovrebbe sostenere i consumi nonostante l’inflazione elevata.

L’esenzione del Regno Unito dalle pesanti tariffe statunitensi su acciaio e alluminio, insieme al riavvicinamento con l’UE, conferma che il paese è relativamente ben attrezzato per affrontare la riorganizzazione del commercio globale. Per questi motivi, manteniamo una visione ottimista sulla Sterlina.

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