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Le speranze di una rapida ripresa economica determinano un forte rally dei mercati emergenti

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8 June 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

I mercati azionari mondiali hanno vissuto una settimana di forte rialzo rispetto ai minimi toccati a marzo grazie all’uscita di dati macroeconomici migliori delle attese quasi ovunque.

I
l dato sui salari degli Stati Uniti mostra una ripresa del mercato del lavoro dal basso e per questo ha sicuramente attirato l’attenzione del mercato; allo stesso modo merita attenzione anche il rimbalzo dell’indice PMI cinese sui servizi che ha ripreso a crescere.

La maggior parte dei mercati azionari di tutto il mondo ha guadagnato tra il 5% e il 10% durante la scorsa settimana. Le valute dei mercati emergenti e quelle del G10 dipendenti dalle materie prime hanno registrando forti guadagni, mentre hanno sofferto le valute rifugio come lo yen, il franco svizzero e il dollaro. Il real brasiliano merita una menzione speciale, in quanto la scorsa settimana ha ottenuto un guadagno straordinario del 7% rispetto al dollaro statunitense. Al contrario, la lira turca è stata la valuta emergente con la prestazione peggiore, in calo dell’1% rispetto al dollaro nonostante il contesto positivo, questo perché gli investitori si preoccupano sia della fragilità del sistema finanziario turco che della sua dipendenza dagli investitori esteri.

Questa settimana l’attenzione sarà focalizzata esclusivamente sugli eventi statunitensi. Se da un lato le proteste sembrano aver avuto un impatto limitato sul mercato, dall’altro la riunione della Federal Reserve di mercoledì offrirà interessanti informazioni su come i membri stiano reagendo all’uscita di dati macroeconomici migliori delle attese, in particolar modo rispetto al dato sui salari della scorsa settimana.

Sul fronte economico, riteniamo che i numeri sull’inflazione di martedì potrebbero sorprendere i mercati al rialzo, dal momento che i redditi statunitensi sono aumentati durante la crisi mentre i vincoli di offerta stanno limitando le spese. Quale potrebbe essere la reazione del mercato valutario a un simile evento rimane comunque difficile da prevedere.

EUR

La BCE ha deciso di aumentare il suo programma di acquisto di obbligazioni PEPP oltre quanto previsto (600 miliardi rispetto alle nostre previsioni di 500 miliardi). Questo ha portato ad un clima di euforia per il mercato dei titoli di stato periferici e ad una rapida riduzione degli spread. L’euro ha beneficiato della revisione al rialzo degli indici PMI dell’attività commerciale di maggio e di un dato migliore del previsto sui numeri della disoccupazione. Le misure della BCE, a nostro avviso, escludono la possibilità di una nuova crisi dell’euro e quindi ci aspettiamo che il rally della moneta comune continui nelle prossime settimane.

USD

Nonostante siano uscite diverse notizie macroeconomiche positive, il rapporto sui salari degli Stati Uniti di maggio è la stata la vera sorpresa della settimana. L’economia americana ha creato 2.5 milioni di posti di lavoro il mese scorso, mentre gli economisti si aspettavano, in media, la perdita di 7.5 milioni. Anche la disoccupazione è uscita migliore delle attese al 13.3%. Sebbene i dati di maggio non siano pienamente soddisfacenti, il rapporto indica che una ripresa a “V” dalla crisi è ora uno scenario più probabile e, comprensibilmente, i mercati finanziari hanno celebrato la notizia venerdì. Presteremo molta attenzione alla reazione della Federal Reserve a questi dati nella riunione di giugno in programma mercoledì.

GBP

Fortunatamente per la sterlina, i mercati si sono finora concentrati maggiormente sul contesto sempre più favorevole per gli asset rischiosi e sulle prospettive di una rapida ripresa economica rispetto ai negoziati sulla Brexit, che, ancora una volta, sembrano non andare da nessuna parte. La sterlina è stata anche aiutata la scorsa settimana dai commenti dei funzionari della Banca d’Inghilterra che hanno minimizzato la possibilità di tassi di interesse negativi nel Regno Unito. Questa settimana, ci aspettiamo di vedere dei dati pessimi sul PIL di aprile, ma è probabile che i mercati li reputeranno obsoleti, considerati i rapidi rimbalzi avvenuti altrove.

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