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L’assenza di notizie supporta l’euro

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20 July 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

La scorsa settimana è stata caratterizzata da poche notizie riguardo a dati economici, politiche fiscali e monetarie o in merito alla pandemia. È significativo che l’euro si sia rafforzato in questo contesto e potrebbe indicare un trend rialzista per la valuta comune.

N
emmeno la mancanza di un accordo finale sulla struttura e sulle condizioni del Recovery Fund nell’Eurozona è bastata a intaccare la valuta comune, che ha aperto sul mercato asiatico lunedì mattina vicino ai massimi dal 2018.

Gli scambi di questa settimana dovrebbero essere guidati da novità sul fronte politico, della pandemia e da notizie economiche. L’atteso annuncio di un nuovo pacchetto di stimolo fiscale da parte del governo americano e le conseguenze della riunione dell’UE attireranno l’attenzione del mercato, oltre all’evoluzione del contagio e del numero di morti negli Stati Uniti. La settimana si chiude con il rilascio dei principali indici PMI dell’Eurozona per luglio, dove continuiamo ad aspettarci sorprese positive.

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EUR

L’incontro della BCE di luglio della scorsa settimana si è rivelato un “non-evento”, come largamente atteso dal mercato. La BCE ritiene, ragionevolmente, che i massicci programmi attuati nei mesi precedenti siano per ora sufficienti e che ci si possa permettere di attendere come reagirà il mercato. L’attenzione si è quindi spostata sul fronte politico, con l’incontro dei capi di stato e di governo per il Recovery Fund ancora in atto. Riteniamo che verrà trovato un accordo, se non oggi, in una seconda riunione tra non molto. I PMI di luglio dovrebbero continuare a sorprendere al rialzo, dal momento che finora non è stato ripristinato il lockdown in Europa, a differenza degli Stati Uniti. Questi numeri, a nostro avviso, dovrebbero essere sufficienti a supportare la valuta comune.

USD

Non c’è stato alcun rallentamento nell’aumento di nuovi casi COVID negli Stati Uniti. Tuttavia, questa cattiva notizia è mitigata finora dalla mancanza di un analogo aumento del numero di morti e dal fatto che gli Stati Uniti stanno effettuando più test pro capite rispetto a qualsiasi altro paese. Finora, l’impatto delle notizie COVID è stato compensato dall’ottimismo relativo ai dati economici e alle prospettive per un vaccino.

Per quanto riguarda i primi, a fine luglio termineranno i 600 dollari aggiuntivi a settimana di sussidi di disoccupazione e la pressione sul Congresso e Trump per un quarto pacchetto di incentivi fiscali sta aumentando. Ci aspettiamo di vedere un accordo questa settimana, coi mercati che presteranno molta attenzione alle dimensioni dei nuovi stimoli. Una delusione in questo senso porterebbe un’ondata globale di avversione al rischio, mentre la reazione del dollaro sarebbe difficile da prevedere.

GBP

La scorsa settimana la sterlina ha avuto la peggior performance di tutte le valute G10, con i rendimenti dei titoli di stato che continuano a scendere a causa di dati economici più deboli del previsto e per la mancanza di progressi nei negoziati Brexit. I deludenti dati sul PIL rilasciati la scorsa settimana sono relativi al mese di maggio e quindi non molto significativi. Questa settimana, i PMI dei servizi di luglio dovrebbero fornire un’indicazione molto più precisa sulla forza del rimbalzo dai minimi di aprile. Ci aspettiamo che questi dati sorprendano in positivo e riteniamo che le recenti vendite sulla sterlina siano state eccessive.

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