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La sterlina si rafforza grazie all’ottimismo sulla Brexit

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14 October 2019

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

La scorsa settimana sui mercati finanziari gli eventi politici hanno nuovamente rubato la scena alle notizie economiche e di politica monetaria.

L
’ottimismo ha coinvolto due fronti: i negoziati per la Brexit e la guerra dei dazi fra USA e Cina. Questo ha portato a un forte rally degli asset rischiosi, guidati sul mercato valutario dal pound e dalle valute dei paesi emergenti, con l’evidente eccezione della lira turca che è fortemente crollata dopo l’attacco alla Siria.

Questa settimana i riflettori rimarranno puntati sugli sviluppi della Brexit. Il summit UE di giovedì e venerdì rappresenta l’ultima chance per un disperato accordo prima della scadenza del 31 ottobre. Continuiamo comunque ad aspettarci un rinvio e nuove elezioni. Non ci sono molte notizie nel calendario economico questa settimana, ad eccezione della produzione industriale europea uscita questa mattina al di sopra delle attese.

EUR

I deboli dati tedeschi e francesi della settimana scorsa hanno avuto un impatto modesto sulla moneta unica. L’euro ha beneficiato del generale ottimismo dopo i passi in avanti nella trattativa USA-Cina, che l’ha portato a guadagnare moderatamente contro il dollaro. Questa mattina la produzione industriale europea è uscita sopra le attese e potrebbe dissipare in parte il pessimismo che circonda ultimamente l’economia europea. Inoltre, ci saranno diversi discorsi di membri della BCE che potrebbero far luce sulla mancanza di consenso all’interno della banca centrale riguardo l’ultimo taglio dei tassi.

USD

Una serie di dati contrastanti usciti settimana scorsa hanno avuto un impatto lieve sul dollaro. L’inflazione di settembre è uscita di poco sotto le aspettative, ma la fiducia dei consumatori ha sorpreso al rialzo. Nel frattempo, le minute dell’ultima riunione del FOMC hanno aggiunto poche novità.

L’impressione è che il dollaro continuerà ad indebolirsi leggermente almeno fino al prossimo meeting della FED del 30 ottobre in conseguenza al ritorno della propensione al rischio generata dalla tregua sui negoziati USA-Cina.

GBP

L’apparente svolta sui negoziati Brexit della fine della settimana scorsa ha portato ad un grande ottimismo sui mercati valutari e gli investitori ribassisti di sterline hanno coperto le loro posizioni ricomprando la valuta. I dati economici, seppur contrastanti (vendite al dettaglio modeste, Pil mensile positivo), sono quindi passati in secondo piano. L’unione europea ha poi provato a raffreddare gli animi durante il fine settimana, ma le probabilità di una Brexit senza accordo al 31 ottobre sono scese fino al 12%. Noi rimaniamo dell’idea che saranno necessari un rinvio della deadline ed elezioni generali, ma la semplice esclusione dell’opzione no-deal potrebbe portare un ulteriore rialzo della sterlina, avvicinando il cable a 1,28.

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