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La sterlina crolla dopo l’interruzione dei negoziati tra May e Corbin; le tensioni commerciali supportano il dollaro

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20 May 2019

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

La sterlina è stata la peggiore tra le valute G10 la scorsa settimana, dopo che l’attenzione dei mercati è tornata sulla Brexit.

Theresa May ha annunciato che si dimetterà questa estate. Il leader laburista Corbyn ha reagito a questa notizia interrompendo qualsiasi forma di negoziato in corso. Inoltre, mentre continuano le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, l’amministrazione Trump ha deciso di posticipare di sei mesi l’aumento dei dazi sulle auto.

Le valute dei mercati emergenti hanno sofferto a causa delle tensioni tra USA e Iran, eccetto il Rublo, sostenuto dal rialzo del petrolio. La peggiore performance è stata registrata, invece, dal Real Brasiliano, a causa di dati economici deludenti.

Questa settimana usciranno pochi dati rilevanti. Ci aspettiamo quindi che sia la politica a dominare la scena, con i conflitti commerciali, le notizie sulla Brexit e i risultati delle elezioni europee. I dati macroeconomici principali saranno gli indici PMI europei in uscita giovedi.

EUR

Le notizie economiche dall’Eurozona hanno continuato la loro sorprendente tendenza rialzista. L’inflazione core è stata rivista all’1,3%. Anche se ancora al di sotto dell’obiettivo della BCE, è il dato più positivo da inizio 2017. Questa tendenza e’ molto gradita dalla BCE e probabilmente significa che non verranno attuate ulteriori misure di stimolo nell’Eurozona. Nonostante si tratti di uno sviluppo inequivocabilmente positivo per la moneta comune, la scorsa settimana l’euro è stato scambiato comunque in un range ristretto.Questa settimana ci saranno i dati sui PMI che potrebbero confermare la tendenza attuale degli indicatori europei e sorprendere al rialzo. Se dovesse essere così, non saremmo sorpresi nel vedere l’euro arrivare fino a 1,1300.

USD

La scorsa settimana la mancanza di dati di rilievo negli Stati Uniti ha portato il dollaro a muoversi principalmente sulle notizie del conflitto commerciale USA-Cina, nonché sulle crescenti tensioni con l’Iran. Questo ha fornito supporto al biglietto verde, che ha costantemente guadagnato contro tutte le principali valute, tranne che con il Rublo, supportato, come già detto, dal rialzo del greggio.Questa settimana non ci saranno particolari dati, anche se mercoledì usciranno i verbali dell’ultimo meeting della FED, che potrebbero portare conferme sul taglio dei tassi già scontato al momento dai mercati, ma di cui noi non siamo del tutto convinti.

GBP

I dati economici UK piuttosto positivi sono stati completamente oscurati dal ritorno in cima all’agenda dei negoziati Brexit. Il mercato del lavoro inglese continua a spingere, con 100.000 posti di lavoro creati nel primo trimestre. Tuttavia, questo non ha influito sui mercati, in quanto è stata resa pubblica la notizia delle dimissioni del Primo Ministro May durante l’estate. La probabilità di essere sostituita da un forte sostenitore della Brexit e la conseguente interruzione dei colloqui May-Corbyn hanno pesato sulla sterlina, che ha chiuso la settimana in calo del 2% rispetto a tutte le altre valute G10.

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