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La richiesta di asset rischiosi fa correre i mercati emergenti

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1 July 2019

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

La settimana scorsa, i rendimenti modesti delle valute G10 hanno spinto gli investitori verso quelli più elevati propri dei mercati emergenti.

L
e divise G10 non si sono mosse particolarmente, mentre quelle dei mercati emergenti hanno sovraperformato con le migliori performance registrate dalla rupia indiana, quella indonesiana e il rand sudafricano. L’euro è rimasto stabile nei confronti del dollaro, mentre la sterlina ha avuto difficoltà a causa del crescente nervosismo dei mercati su un possibile no-deal.

Questa settimana si noteranno gli effetti sul mercato dell’allentamento delle tensioni commerciali tra Cina e USA dopo il G20 dell’ultimo weekend. Questo sviluppo dovrebbe essere positivo per gli asset più rischiosi in generale e per le divise dei mercati emergenti. Venerdì usciranno i Non Farm Payrolls, che ci aiuteranno a capire se i mercati sono stati troppo ottimisti nel prezzare quattro tagli dei tassi di interesse oppure no.

EUR

Il dato sull’inflazione di giugno ha avuto un impatto abbastanza positivo. L’indicatore core, che esclude componenti volatili quali alimenti ed energia, è migliorato raggiungendo l’1,1%. Nonostante questo valore sia ancora molto al di sotto rispetto all’obiettivo della BCE, l’incremento dello 0,3% dell’ultimo mese ci fa sperare di poter finalmente assistere all’inizio di una sostenuta tendenza al rialzo.
Considerando le significative posizioni speculative contro l’euro, ci aspettiamo che buone notizie macroeconomiche provenienti dall’Eurozona possano avere un impatto positivo sull’euro.

USD

Alcuni membri della FED sembrano aver escluso la possibilità di un taglio dello 0.5% a luglio, permettendo ai treasury a 10 anni di mantenere un rendimento sopra il 2% e di offrire sostegno al dollaro nei confronti delle principali valute G10. Venerdì avremo un dato macroeconomico molto importante. I Non Farm Payrolls di giugno serviranno a chiarire se il debole dato dello scorso mese sia stato un errore statistico, oppure se siamo all’inizio di una recessione. Se, come ci aspettiamo, è stata solo un’anomalia statistica, potremmo vedere una rapida correzione alle aspettative per i tagli dei tassi.

GBP

La notizia che il front runner per la leadership conservatrice stia preparando un budget per una Brexit senza accordo difficilmente aiuterà la sterlina questa settimana. Mentre la crescita del Regno Unito continua a reggere bene rispetto alle aspettative, attestandosi appena al di sotto del tasso annualizzato del 2%, i mercati continuano ad essere completamente concentrati sulle prospettive di un no-deal riguardo la Brexit. È improbabile assistere a ulteriori market-mover su questo fronte. Tuttavia, il rilascio dei PMI mercoledì dovrebbe darci una prima indicazione sull’impatto che la rinnovata incertezza sulla Brexit sta avendo sull’economia.

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