La bassa inflazione statunitense spinge le valute europee e i mercati emergenti
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Il dato al ribasso dell’inflazione CPI di giugno negli Stati Uniti ha rappresentato una notizia positiva per la Federal Reserve, pronta ad avviare il ciclo di tagli già a settembre.
La reazione del mercato alla notizia dell’attentato alla vita di Trump sembra contenuta, quindi questa settimana l’attenzione è rivolta alla politica monetaria. Le comunicazioni della riunione di luglio della BCE, giovedì, saranno l’argomento principale per i mercati, anche se gli investitori staranno attenti a qualsiasi indicazione sulla rapidità con cui la Federal Reserve abbasserà i tassi ora che l’inflazione sembra essere chiaramente indirizzata verso i suoi livelli target. I dati chiave sull’inflazione (mercoledì) e sul mercato del lavoro (giovedì) nel Regno Unito concluderanno la settimana.

EUR
Il divario tra i tassi d’interesse degli Stati Uniti e quelli dell’Eurozona si è ridotto rapidamente nel mese di luglio, grazie ai timidi segnali di rallentamento economico negli Stati Uniti e alla debolezza del dato sull’inflazione di giugno. Di conseguenza, l’euro ha registrato una buona performance. La crescente probabilità di una vittoria di Trump a novembre potrebbe pesare sulla valuta comune da qui alle elezioni, ma riteniamo che la convenienza economica dell’euro e il posizionamento lungo sul dollaro saranno sufficienti a superarla.
La riunione di luglio della BCE non dovrebbe offrire alcun cambiamento di politica monetaria ed è poco probabile che si assista a variazioni significative, dato che le riunioni estive della BCE sono eventi raramente in grado di influenzare il mercato.
USD
Il dato sull’inflazione di giugno è stato inequivocabilmente una buona notizia per la Federal Reserve e per i mercati finanziari. Non solo l’indice headline e il sottoindice core sono risultati inferiori alle attese, ma la media su tre mesi di quest’ultimo è ora più vicina al 2% che al 3% su base annua, a ridosso dell’obiettivo della Fed.
I mercati hanno reagito, facendo crescere le quotazioni dell’azionario e dei titoli di credito e vendendo i beni rifugio come il dollaro USA; all’inizio delle contrattazioni asiatiche di lunedì, l’attentato a Trump non è riuscito a smorzare l’ottimismo degli investitori. La porta è ora aperta per un primo taglio dei tassi di interesse a settembre e per uno o due ulteriori tagli prima della fine dell’anno.
GBP
La sterlina continua a sovraperformare le altre valute europee, sostenuta da dati economici solidi e da comunicazioni meno dovish del previsto da parte dei funzionari della Banca d’Inghilterra. Anche le aspettative di un rapporto più stretto tra il Regno Unito e l’Unione Europea stanno aiutando, tanto che la sterlina è la valuta più performante del G10 fino a questo momento nel 2024.
Il report sull’inflazione di mercoledì sarà seguito con attenzione per capire cosa dice sull’inflazione dei servizi, che si sta dimostrando ostinata e rimane il più grande ostacolo all’allentamento monetario nel Regno Unito.
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