📢​ FX Playbook di Ebury: disponibile dal 27 Febbraio. Scarica la - 12:00 CET versione di anteprima

Il dollaro soffre dopo la pubblicazione del dato sul lavoro negli Stati Uniti

( tempo di lettura: 3 minuti )

  • torna indietro
  • A proposito di Ebury
    Analisi del mercato valutario
    Blog
    Chi siamo
    Chi siamo|Commercio Estero
    Commercio Estero
    Ebury Reports
    Eventi
    Finanza
    Frode
    Stampa
  • Latest

11 March 2024

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Le principali banche centrali di tutto il mondo si stanno avviando verso un taglio dei tassi, mentre la lotta all’inflazione fa progressi consistenti.

M
entre la BCE ha accennato a un taglio a giugno, senza escludere del tutto una mossa ad aprile, il report sul mercato del lavoro degli Stati Uniti, piuttosto soft, ha contribuito a rendere più probabile un programma simile anche per la Federal Reserve. D’altro canto l’inflazione più rigida nel Regno Unito indica che i tagli della Banca d’Inghilterra saranno posticipati. L’andamento della settimana scorsa a livello valutario ha rispecchiato le notizie della settimana, con il dollaro in calo rispetto a tutte le valute del G10 e la sterlina che ha sovraperformato l’euro. Tuttavia, il grande vincitore della settimana è stato lo yen giapponese, in forte rialzo grazie alle indicazioni fornite dalla la Banca del Giappone, la quale inizierà finalmente ad aumentare i tassi, forse già questo mese.

Questa settimana sarà cruciale per la narrativa secondo cui l’inflazione è sotto controllo e le banche centrali sono pronte a tagliare i tassi, poiché martedì verrà pubblicato l’importantissimo dato sull’inflazione CPI di febbraio negli Stati Uniti. Il dato chiave sarà il sottoindice mensile core, che esclude gli indici volatili relativi ai prodotti alimentari e all’energia. Il programma dei dati è tranquillo nell’Eurozona, ma nel Regno Unito il dato sul lavoro di febbraio, martedì, sarà seguito dalla pubblicazione del PIL mensile di gennaio il giorno successivo, quindi la settimana potrebbe rivelarsi molto volatile per la sterlina.

EUR

La riunione della BCE ha lasciato nei mercati la netta impressione che il taglio sia imminente, non alla prossima riunione di aprile ma a quella successiva di giugno.

Le buone notizie contenute nei recenti dati economici supportano un taglio non imminente: gli indici PMI sono lontani dai valori minimi, anche se ancora piuttosto stagnanti. Grazie ai solidi proventi derivanti dal turismo, in particolare dai viaggiatori statunitensi, la Francia, la Spagna e l’Italia stanno superando le aspettative, compensando la debolezza del settore manifatturiero tedesco. Tuttavia, permane un ampio divario nella performance economica al di là dell’Atlantico e riteniamo che il rally dell’euro possa essere di breve durata.

USD

Il report sul mercato del lavoro è risultato un po’ sottotono. Sebbene la creazione di posti di lavoro sia rimasta forte, la disoccupazione è aumentata (a livelli ancora molto bassi) e, punto fondamentale, gli aumenti mensili dei salari sono stati insoddisfacenti, portando la media trimestrale a poco meno del 4% su base annua.

Questo dato convalida la tesi della Fed secondo cui la tendenza alla disinflazione rimane in atto, l’economia non si sta riprendendo e una certa stretta monetaria può essere eliminata, probabilmente a partire da giugno. Sebbene il dollaro ne abbia risentito, i movimenti sono stati modesti, poiché i differenziali di interesse con il resto dei paesi del G10 non sono cambiati di molto essendo l’allentamento delle banche centrali previsto in tutte le principali economie, ad eccezione del Giappone.

GBP

Il budget primaverile non ha sorpreso i mercati, in quanto lo stimolo fiscale in esso contenuto era modesto ed era già stato ampiamente prezzato. Più importanti saranno i dati sul lavoro e il PIL mensile che verranno pubblicati questa settimana. Il mercato del lavoro continuerà a mostrare la piena occupazione con aumenti salariali superiori al 6%, mentre si prevede che l’economia sia tornata a crescere a gennaio.

Questi dati saranno fondamentali per la riunione della Banca d’Inghilterra della prossima settimana. Allo stato attuale, i mercati non prevedono la possibilità di un taglio fino ad agosto, una posizione relativamente stringente che fornisce un solido sostegno alla sterlina.

 

🔊 Vuoi restare aggiornato sull’attualità dei mercati? Ascolta la nuova stagione di FXTalk, il podcast firmato Ebury!

Vuoi sapere di più sul mercato dei cambi valutari e come i nostri esperti possono aiutarti? Contattaci.

Condividi