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Il dollaro si indebolisce a causa dei deludenti dati sul mercato del lavoro

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10 May 2021

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Un rapporto sul mercato del lavoro molto più debole del previsto ha interrotto la serie di sorprese positive sui dati economici statunitensi e ha indebolito il dollaro contro quasi tutte le principali valute del mondo.

I
rendimenti obbligazionari sono scesi e le materie prime sono salite, supportando tutte le valute dipendenti dalle materie prime. Tra le G10 il dollaro australiano, neozelandese e canadese insieme alla corona norvegese si sono rafforzate maggiormente, guadagnando il 3% contro il dollaro statunitense. Nei mercati emergenti, il real brasiliano, sul quale ci siamo concentrati da un po’ di tempo, si è apprezzato di quasi il 10%, grazie al miglioramento della situazione sanitaria.

Questa settimana presteremo molta attenzione al report sull’inflazione statunitense di aprile. Un’altra sorpresa al rialzo sull’inflazione dopo l’aumento di marzo sarebbe un ulteriore segnale d’allarme dopo i deboli dati sui salari della scorsa settimana. Questo sarebbe un segnale di come le limitazioni dell’offerta stiano diventando una seria preoccupazione, almeno per il breve termine.

Al momento, i risultati delle elezioni scozzesi non sembrano aver mosso particolarmente la sterlina, indicando che la possibilità dell’indipendenza scozzese non sia vista come un rischio nel medio termine per il Regno Unito.

EUR

Le poche notizie provenienti dall’Eurozona sono state generalmente positive. Le vendite al dettaglio tedesche hanno sorpreso al rialzo, suggerendo che il tanto atteso recupero, rispetto alle economie di Stati Uniti e Regno Unito, con la rimozione dei lockdown potrebbe finalmente essere arrivato. Inoltre, anche se un po’ sottotraccia, sono stati fatti progressi sul fronte politico e i programmi pandemici dell’UE si stanno avvicinando all’esecuzione, il che dovrebbe fornire un ulteriore stimolo alle prospettive di crescita dell’Eurozona a partire dalla seconda metà dell’anno.

La valuta comune ha reagito soprattutto al debole rapporto sui salari negli Stati Uniti ed è aumentata fortemente durante la scorsa settimana, un trend che ci aspettiamo continui nel medio termine.

USD

Il report sui salari molto debole per gli Stati Uniti ha contrastato con la serie di notizie positive sul fronte delle pressioni sui prezzi che continuano a cumularsi lungo tutta la catena di fornitura. È possibile che i generosi sussidi di disoccupazione e la riluttanza delle imprese a offrire i salari più alti, stiano rallentando temporaneamente le assunzioni. Se così fosse, il problema dovrebbe risolversi nei prossimi mesi.

Rimaniamo molto positivi sugli sviluppi economici statunitensi nel breve e medio termine, ma presteremo molta attenzione all’andamento del mercato del lavoro nelle prossime settimane. Nel frattempo, le nostre previsioni di un dollaro più debole sembrano essere confermate dai movimenti della scorsa settimana.

GBP

La Banca d’Inghilterra ha deciso di rallentare il ritmo degli acquisti di obbligazioni, ma questa misura apparentemente restrittiva è stata smorzata dalla decisione di lasciare invariata sia la data di fine che l’importo totale degli acquisti.

I risultati delle elezioni scozzesi usciti nel fine settimana non hanno influenzato particolarmente gli operatori di mercato durante le prime ora di negoziazione oggi. Nonostante ci sarà una chiara maggioranza favorevole all’indipendenza nel parlamento scozzese, i mercati sembrano tranquilli dopo le indicazioni del governo di Boris Johnson che potrebbe porre il veto a qualsiasi proposta di referendum immediato.

 

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