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Il dollaro cala mentre la Federal Reserve annuncia una pausa nei rialzi, inflazione permettendo

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9 May 2023

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Sia la Federal Reserve che la BCE hanno seguito fedelmente il loro programma, procedendo con aumenti di 25 pb.

L
a prima ha lasciato intendere che vorrebbe fare una pausa nella riunione di giugno, ma ha bisogno di un calo dell’inflazione. La seconda non ha ancora terminato il ciclo. Entrambe rimangono molto sensibili ai dati e hanno lasciato intendere che qualsiasi forward guidance è di utilità limitata per il momento. Il dollaro ha reagito alla notizia con una lieve contrazione nei confronti delle valute europee e in modo maggiore rispetto a quelle dei paesi esportatori di materie prime. Tuttavia, i recenti intervalli rispetto all’euro e alla sterlina continuano a mantenersi.

Questa settimana l’attenzione sarà rivolta alla riunione di giovedì della Banca d’Inghilterra, dove è previsto un rialzo di 25 pb. Non ci sono molte notizie degne di nota dall’Eurozona, ma negli Stati Uniti verrà pubblicato mercoledì il rapporto CPI di aprile, uno dei due ancora in attesa di pubblicazione prima della prossima riunione della Fed di giugno. Anche la situazione di stallo del limite del debito a Washington si sta facendo sentire, dato che mancano poche settimane alla scadenza del termine per raggiungere un accordo, anche se per il momento l’impatto sul mercato FX rimane ridotto al minimo.

EUR

La riunione della BCE si è svolta quasi esattamente come previsto. Il tasso di interesse è stato aumentato di 25 pb al 3,25% e il comunicato si è astenuto dal fornire una forward guidance, sottolineando che le decisioni d’ora in poi saranno condizionate dai dati.

La questione più importante è, ovviamente, quanti altri rialzi sono previsti. Le attuali aspettative del mercato che prevedono altri due rialzi di soli 25 punti base ci sembrano troppo ottimistiche, vista la persistenza dell’inflazione core nell’Eurozona, e ci aspettiamo almeno altri tre rialzi e il conseguente rafforzamento della moneta comune.

USD

La scorsa settimana la Fed ha confermato di voler mettere in pausa il ciclo di rialzi più aggressivo degli ultimi decenni, ma ha bisogno della collaborazione dei dati sull’inflazione. Il mercato del lavoro statunitense rimane ostinatamente rigido, come confermato dalla robustezza del rapporto sui salari di aprile pubblicato due giorni dopo la riunione della Fed.

Maggiore importanza al rapporto CPI di questa settimana, poiché i timori bancari continuano a ridursi e le indicazioni che la contrazione del credito è meno grave di quanto si temesse. Una sorpresa positiva potrebbe indurre i mercati a rivedere la loro opinione secondo cui abbiamo raggiunto il picco dei tassi a breve termine.

GBP

Una settimana tranquilla, con pochi dati o notizie, ha visto la sterlina continuare a crescere sia nei confronti dell’euro che del dollaro. Tutti gli occhi sono ora puntati sulla riunione di maggio della Bank of England, giovedì. Un rialzo di 25 pb al 4,5% è più o meno scontato, ma la chiave sarà il tono delle comunicazioni del MPC, le sue proiezioni macroeconomiche e l’effettiva divisione dei voti.

I dati sull’attività e sull’inflazione hanno entrambi sorpreso al rialzo nelle ultime settimane. Riteniamo che questo apra la porta a un certo tipo di orientamento restrittivo sia nelle previsioni che nelle dichiarazioni, quindi è possibile un rafforzamento della sterlina nel corso della settimana.

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