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Il dollaro si rafforza con il ritorno dell’avversione al rischio

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18 May 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

Il dollaro e l’euro hanno entrambe guadagnato contro la maggior parte delle principali valute la scorsa settimana con le uniche eccezioni in alcune delle valute emergenti, in particolare la lira turca, che ha fatto il tipico “rimbalzo del gatto morto”, dopo esser stata venduta senza sosta per settimane.

I
maggiori sconfitti della settimana sono stati il dollaro neozelandese e la sterlina. Entrambe hanno sofferto a causa dell’annuncio delle rispettive banche centrali di considerare ulteriori stimoli monetari: quantitative easing nel caso della RBNZ e tassi di interesse negativi da parte della Banca d’Inghilterra.

I mercati continuano ad essere guidati dal pessimismo causato dai terribili dati economici da un lato e dalla speranza portata dai tentativi di riapertura e dal calo dei contagi dall’altro. Le minute di mercoledì della FED saranno probabilmente già superate, mentre più interessanti saranno i rapporti PMI sull’attività economica di maggio nell’Eurozona, che si prevede rimbalzeranno un po’ dai minimi storici del mese scorso.

Euro crashes to four month lows ahead of Powell testimony

EUR

La produzione industriale dell’Eurozona di marzo e la contrazione del PIL nel primo trimestre sono state negative come da attese. Riteniamo che l’attività dell’Eurozona abbia toccato il fondo e che, poiché diversi paesi iniziano ad allentare le restrizioni alla circolazione e al lavoro, dovremmo assistere a un rimbalzo. Il primo test arriverà venerdì, quando verranno pubblicati gli indici PMI dell’attività economica di maggio, la lettura più aggiornata dello stato dell’economia. Il rimbalzo, anche se da livelli davvero modesti, potrebbe sorprendere i mercati e fornire un impulso al rialzo per la valuta comune.

USD

A nostro avviso, la novità principale della scorsa settimana riguarda le enormi aste di titoli del Tesoro che sono state sottoscritte dagli investitori con scarso impatto sui rendimenti. La domanda mondiale per il debito statunitense è tutt’altro che esaurita e questa è una buona notizia per il governo degli Stati Uniti, dato il massiccio deficit fiscale che ci si aspetta nel breve termine. Mercoledì saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Fed, ma riteniamo che l’intervento del presidente Powell alla commissione bancaria del Senato conterrà informazioni più puntuali sulle intenzioni dei membri della Federal Reserve.

GBP

Il PIL del primo trimestre è uscito meno negativo del previsto, ma riflette solo la contrazione di marzo e risente del fatto che il Regno Unito è stato fra gli ultimi stati europei a dichiarare il lockdown. La sterlina è stata penalizzata dall’impressione che la Banca d’Inghilterra stia cercando modi non convenzionali di ulteriore allentamento della politica monetaria, in modo da monetizzare gli enormi disavanzi fiscali causati dalla contrazione economica. Anche la mancanza di progressi nei negoziati sulla Brexit è tornata ad essere un fattore che indebolisce la sterlina. Questa settimana, i dati sul lavoro di martedì, in particolare l’aumento del numero di richieste di sussidi alla disoccupazione, sarà l’indicatore ufficiale più puntuale dello stato del mercato del lavoro.

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