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Il dollaro si rafforza con l’attenuarsi dei timori per il coronavirus

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10 February 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

I segnali di rallentamento del tasso di diffusione del coronavirus in Cina hanno alimentato un rally generale degli asset rischiosi in tutto il mondo.

I
l dollaro ne ha beneficiato, così come le valute asiatiche, mentre hanno sofferto le valute rifugio come lo yen, così come la maggior parte delle valute europee. Il dollaro è stato anche sostenuto da buoni dati sui salari degli USA che hanno confermato che la più lunga espansione economica nella storia statunitense può ancora continuare.

Questa settimana l’attenzione si concentrerà sugli aggiornamenti quotidiani della diffusione del coronavirus in Cina e nel mondo. Sarà importante la testimonianza semestrale del presidente della Fed Powell di fronte al Congresso degli Stati Uniti. La crescita del PIL del quarto trimestre nel Regno Unito martedì, la produzione industriale dell’Eurozona mercoledì e l’inflazione degli Stati Uniti giovedì saranno i principali dati in evidenza. Le primarie democratiche del New Hampshire martedì potrebbero rivelarsi interessanti, se venisse confermata l’ascesa dell’ala più di sinistra del partito rappresentata da Sanders.

EUR

Questa settimana dovrebbe essere relativamente tranquilla per l’Eurozona. L’unico dato degno di nota sarebbe la produzione industriale di dicembre, che però non dovrebbe avere un impatto significativo sul mercato. E’ improbabile che i membri della BCE rilascino informazioni sulla politica monetaria della banca centrale, quindi i movimenti dell’euro dipenderanno probabilmente da notizie provenienti da fuori dell’eurozona.

USD

Il presidente Powell nella sua testimonianza al Congresso dovrebbe ribadire l’ottimismo della Fed per l’andamento positivo dell’economia americana, che senza pressioni inflazionistiche non necessita di interventi sui tassi. L’inflazione di giovedì dovrebbe uscire in linea con l’obiettivo della Fed e confermare che non sia necessario al momento un rialzo dei tassi. In termini di impatto sui mercati valutari, il recente rally del dollaro nei confronti dell’euro ci sembra eccessivo e riteniamo che ci sia spazio per una risalita nelle prossime settimane fino ad area 1.1150.

GBP

La scorsa settimana sono stati rivisti al rialzo gli indici PMI di gennaio e questo fa ben sperare per la crescita nel 2020. Questo non ha aiutato il cable, che si è indebolito in seguito al generale rafforzamento del dollaro. Le aspettative per i dati sul PIL di questa settimana sono basse e non si prevedono particolari colpi di scena. Si deve tener presente che il periodo di rilevamento del dato è stato caratterizzato da una forte incertezza sulla Brexit, che è diminuita soltanto dopo le elezioni di dicembre. Tuttavia, anche se la probabilità che il PIL sorprenda al rialzo è piuttosto bassa, la sterlina ci sembra eccessivamente debole, soprattutto contro il dollaro.

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