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Il dollaro guadagna mentre il rimbalzo sui mercati azionari svanisce

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6 April 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

Gli sforzi della Federal Reserve, che per soddisfare il fabbisogno mondiale di dollari ha inondato i mercati di liquidità, hanno avuto finora solo parzialmente successo.

M
entre le tensioni sui mercati dei prestiti interbancari sono scese a livelli meno preoccupanti, la scorsa settimana il dollaro si è ripreso intensamente, confermandosi come divisa rifugio. Il biglietto verde è salito contro tutte le principali valute del mondo, con la sola eccezione del rublo russo. Quest’ultimo è stato sostenuto dal forte rimbalzo del petrolio, che ha recuperato dai minimi da decenni spinto dalla notizia che i produttori di petrolio si stiano orientando verso tagli alla produzione.

I dati economici mondiali sono tutti negativi e sono tanto peggiori quanto più sono recenti. I dati più aggiornati, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti e gli indici PMI dell’attività economica dell’Eurozona, hanno tutti registrato i minimi storici, anche se tutto ciò era in gran parte atteso.

La maggior parte dei dati economici in uscita questa settimana, essendo retrospettivi, sarà già superata dagli eventi. Faranno eccezione le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali negli Stati Uniti, per le quali è previsto un altro record, e che, combinate con le due precedenti, ci permetteranno di tracciare un quadro completo dei danni subiti dal mercato del lavoro statunitense. La riunione dell’Eurogruppo di martedì sarà un altro momento di attenzione per i trader, dato che le risposte governative alla crisi sono diventate il principale driver di mercato.

EUR

I dati sui PMI provenienti dall’Eurozona sono stati negativi come da attese a causa dell’adozione anticipata di misure di blocco nella maggior parte dei paesi. Il dato italiano, uscito a 17, è stato probabilmente il PMI più basso di sempre in qualsiasi paese. Tra i numeri pessimi, vediamo una ragione di un cauto ottimismo. La dimensione della risposta statale da parte dei singoli paesi e dell’Eurozona è enorme e dimensionata alla crisi. Infine i numeri di contagio in Spagna e in Italia sembrano suggerire che il peggio sia ormai passato.

USD

Gli effetti disastrosi nel mercato del lavoro degli Stati Uniti sono stati evidenziati dal record delle richieste di sussidi di disoccupazione. Il rapporto sui salari, nonostante non sia stato così negativo, è meno significativo poichè la rilevazione è avvenuta a metà mese, prima che la maggior parte degli stati USA decidessero le varie misure di lockdown. La perdita di così tanti posti di lavoro evidenzia una criticità dell’economia americana durante un arresto temporaneo: l’assenza di protezioni e meccanismi per regolare e rallentare i licenziamenti porta ad una riduzione più violenta dell’occupazione. Ci aspettiamo nelle prossime settimane che i mercati se ne rendano conto e che questo possa fare rimbalzare l’euro rispetto al dollaro.

GBP

Il dato sui PMI nel Regno Unito è stato terribile, anche se non così negativo come in altri paesi europei. Tuttavia, si tratta di una magra consolazione poiché il dato, probabilmente, riflette il fatto che il Regno Unito ha varato le misure di contenimento in un secondo momento, per questo prevediamo che i prossimi dati saranno peggiori. Le notizie economiche in uscita questa settimana non saranno particolarmente utili. Più importanti saranno le notizie riguardanti il rilancio delle PMI e i programmi di sostegno al reddito da parte sia del governo inglese che della Banca d’Inghilterra.

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