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Le crescenti speranze per un accordo sulla Brexit supportano la sterlina mentre crescono gli asset di rischio

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5 November 2018

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

Nella prima parte della settimana i mercati azionari e i credit default swaps hanno registrato ottime performance, mentre nella seconda, in seguito alle indiscrezioni sull’accordo commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti, è prevalsa la prudenza.

Fino a venerdì il dollaro si è quindi indebolito contro tutte le divise G10, ad eccezione dello yen e del franco svizzero. Le divise dei mercati emergenti hanno avuto una performance più contrastata: il calo dei prezzi del petrolio ha trascinato al ribasso alcune divise di paesi produttori come il rublo e il peso messicano, ma la maggior parte delle divise asiatiche ha registrato forti guadagni.

L’attenzione per le elezioni di medio termine negli Stati Uniti di domani è molto elevata. Lo scenario più probabile prevede la vittoria dei democratici alla Camera e dei repubblicani al Senato. Nel caso in cui i repubblicani mantengano entrambe le camere, è probabile che il dollaro si rafforzi sulle aspettative di ulteriori tagli fiscali. Se i democratici riuscissero a conquistare anche il Senato oltre alla Camera, al contrario, è possibile che vedremo un deprezzamento del dollaro causato dalla paralisi legislativa e dalle probabili indagini del Congresso su presunte illegalità della Casa Bianca.

EUR

L’euro ha chiuso ai livelli di inizio settimana, mosso prevalentemente da dati contrastanti: la crescita del terzo trimestre ha subito un rallentamento mentre l’inflazione core è uscita in linea con le aspettative. Con un calendario privo di importanti dati in uscita questa settimana, la moneta comune probabilmente verrà influenzata da fattori esterni, provenienti in particolare dagli Stati Uniti.

USD

La scorsa settimana è stata caratterizzata dall’uscita più che positiva degli NFP. Oltre alle buone notizie sul numero di posti di lavoro e sul tasso di partecipazione, finalmente si è vista anche una crescita dei salari oltre il 3%, come auspicato dalla Federal Reserve. Anche se alla riunione di giovedì non è previsto un rialzo dei tassi, questi dati danno alla banca centrale ulteriore spinta per procedere con un aumento graduale dei tassi a dicembre e nel prossimo anno.

GBP

La sterlina chiude una delle sue migliori settimane da molti mesi sulla scia dei toni più restrittivi della Banca d’Inghilterra e sulle voci di una svolta nei negoziati Brexit. Mentre il comitato di politica monetaria ha lasciato i tassi invariati, come previsto, ha reso chiaro che considera il rallentamento attuale solo momentaneo. Per quanto riguarda la Brexit, i giornali riferiscono che l’UE sia disposta a dare alcune concessioni che consentano almeno temporaneamente al Regno Unito l’accesso al mercato comune delle merci, il che ha sostenuto la sterlina. Questa settimana non è prevista l’uscita di dati rilevanti, quindi il principale market mover per la sterlina sarà rappresentato dal voto negli Stati Uniti e da eventuali conferme o smentite di queste indiscrezioni sulla Brexit.

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