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Continua la debolezza del dollaro con l’inflazione USA che ha raggiunto il 7%

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17 January 2022

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Il dollaro sta soffrendo in questo inizio di 2022 abbastanza sorprendentemente, dato che i rendimenti dei Treasury sono aumentati e il mercato ormai sconta un rialzo dei tassi più rapido da parte della Fed.

L
a scorsa settimana, il dollaro ha perso terreno contro le principali valute ad eccezione del rublo russo, sul quale pesa l’escalation delle tensioni sull’Ucraina. Il dollaro è riuscito a recuperare alcune delle sue perdite venerdì con il sell off dei Treasury, ma è troppo presto per dire se la tradizionale relazione tra l’aumento dei rendimenti statunitensi e un dollaro più forte stia cominciando a riaffermarsi.

I dati sull’inflazione continueranno a dominare il sentiment dei mercati finanziari, con il dato sul Regno Unito (mercoledì) e del Giappone (venerdì). Ci sono anche una serie di riunioni delle banche centrali. I dati in uscita dagli Stati Uniti e dall’Eurozona saranno scarsi questa settimana, ma il mercato si concentrerà sull’intervento del presidente della BCE Lagarde in programma venerdì, dove potrebbe confrontarsi con i dubbi del mercato sulla capacità della BCE di aspettare fino al 2023 prima di aumentare i tassi mentre l’inflazione aumenta a livello globale.

EUR

In una settimana senza molti dati economici significativi, l’euro si è rafforzato rispetto al dollaro in linea con le altre valute G10.

Anche questa settimana il calendario economico è molto scarso, con un’eccezione significativa: il discorso del presidente Lagarde sulle prospettive globali di venerdì. Il divario tra l’atteggiamento accomodante di Lagarde da un lato, i dati sull’inflazione e le aspettative di mercato dall’altro, cresce di settimana in settimana e ci aspettiamo che lei sfrutti questa opportunità per affrontarlo e chiarire la posizione della BCE sui futuri rialzi dei tassi. Ci aspettiamo quindi un po’ di volatilità durante l’intervento.

USD

Anche se le aspettative per l’inflazione negli Stati Uniti aumentano, i dati effettivi crescono ancora più velocemente. L’inflazione headline di dicembre ha segnato il 7%, la più alta da decenni, mentre il dato core non è lontano dal 5,5%.

Questa settimana il calendario non prevede molti dati in uscita negli Stati Uniti e l’attenzione si è già spostata sulla prossima riunione della Fed prevista per il 26 gennaio. L’aspetto più interessante di queste prime settimane dell’anno resta la divergenza tra le aspettative di aumento dei tassi, con il mercato che ora si aspetta più rialzi nel 2022 rispetto a qualche settimana fa, e il dollaro, che continua a soffrire contro tutte le principali valute.

GBP

I mercati hanno in gran parte ignorato le tensioni politiche attorno allo staff di Boris Johnson per il festino avvenuto durante il lockdown e si sono concentrati invece sul buon dato del PIL di novembre. I mercati stanno già scontando 4 ulteriori aumenti della Banca d’Inghilterra durante il 2022, il che spiega in gran parte il rafforzamento della sterlina.

In una settimana ricca di pubblicazioni di dati importanti nel Regno Unito, il mercato si concentrerà sull’inflazione, con il dato headline atteso al 5%. Anche il rapporto sul mercato del lavoro sarà al centro dell’attenzione, ma sarà offuscato dall’impatto a breve termine delle restrizioni relative a Omicron.

 

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