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Continua il rally del dollaro mentre i mercati si adeguano a tassi più alti per un periodo più lungo

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29 August 2023

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

La conferenza annuale dei banchieri centrali di Jackson Hole ha riservato poche sorprese.

L
a Federal Reserve è meno convinta di quanto lo sia il mercato che l’inflazione sia stata sconfitta e i tassi rimarranno probabilmente al 5% o al di sopra per un lungo periodo di tempo. La BCE, invece, si trova tra l’incudine e il martello: gli indicatori economici principali si stanno indebolendo e l’indicatore chiave dell’inflazione core mostra ancora pochi segnali di una significativa tendenza disinflazionistica. Il dollaro continua a rimbalzare contro le valute europee, ma i mercati emergenti e le valute delle materie prime hanno avuto una settimana migliore grazie all’aumento dei prezzi delle materie prime.

Questa settimana un calendario ricco di dati su entrambe le sponde dell’Atlantico dovrebbe scuotere i mercati valutari dal torpore estivo. Giovedì verranno pubblicati due dati cruciali sull’inflazione: il rapporto flash sull’IPC di agosto nell’Eurozona e il rapporto sull’inflazione PCE di luglio, un po’ in ritardo ma comunque importante, negli Stati Uniti. Venerdì è il giorno dei dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti, con tutti gli occhi puntati sulla crescita dei salari.

EUR

I dati PMI di agosto sono stati ancora più disastrosi nell’Eurozona che nel Regno Unito e hanno aumentato la pressione sulla BCE affinché concluda il suo ciclo di rialzi prima che vi siano segnali di un’inflazione core in discesa.

Il Presidente Lagarde ha evitato scrupolosamente di dare qualsiasi tipo di indicazione per la riunione di settembre alla conferenza di Jackson Hole. I mercati rimangono divisi quasi al 50% sulla possibilità di un rialzo a settembre. Il cruciale rapporto sull’inflazione di agosto di questa settimana probabilmente chiuderà la questione in un senso o nell’altro, e l’impatto sull’euro dovrebbe essere significativo.

USD

L’economia statunitense sembra divergere nettamente da quella d’oltreoceano, sperimentando un’accelerazione di fine ciclo anziché un rallentamento. Le vendite al dettaglio sono in aumento, così come la produzione industriale, e il mercato del lavoro non si è indebolito affatto.

La Federal Reserve continua a sembrare piuttosto restrittiva e, anche se forse siamo a un solo rialzo dalla fine del ciclo, prevediamo che ci vorrà molto tempo prima di assistere a un allentamento monetario, in particolare vista l’assenza di prospettive di allentamento fiscale. Il rapporto sul mercato del lavoro di questa settimana dovrebbe continuare a mostrare un’economia in piena occupazione che sta finalmente garantendo ai lavoratori significativi aumenti dei salari reali.

GBP

Gli indici PMI sono risultati notevolmente peggiori del previsto e sono ora coerenti con una contrazione effettiva. Notiamo che i recenti dati macroeconomici non sono stati così disastrosi come indicano queste indagini, ma i PMI sono più attuali e rappresentano motivo di preoccupazione.

Il mercato sconta un altro rialzo a settembre e prevede quasi altri tre rialzi prima della fine del ciclo. Questi sono i tassi più alti del G10 e spiegano perché la sterlina è ancora la seconda valuta con la migliore performance del G10 nel 2023. Rimaniamo cautamente ottimisti sulla sterlina, ma stiamo valutando con attenzione se i dati economici convalidano il crollo della fiducia delle imprese nelle prossime settimane.

 

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