Le dimissioni della May fanno crollare la sterlina

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Le dimissioni del primo ministro Theresa May venerdì sono state l’evento più importante della settimana nei mercati valutari.

La decisione e la successiva lotta per la leadership all’interno del partito conservatore aumenta l’incertezza della Brexit e i mercati hanno reagito facendo registrare alla sterlina la peggiore performance tra le valute G10 la scorsa settimana. Oltre a questo, il mercato si è mosso poco, con il dollaro che ha perso lievemente contro la maggior parte delle valute. Le elezioni europee sono state marginalmente positive per l’euro, in quanto i partiti populisti hanno per lo più disatteso le previsioni mentre i liberali pro-UE e i Verdi hanno ottenuto più seggi.

Questa settimana non sarà caratterizzata dall’uscita di dati macroeconomici importanti o da decisioni di politica monetaria nelle principali aree valutarie. Prevediamo che il mercato sarà influenzato da evoluzioni politiche sulla Brexit e sul conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina.

EUR

L’euro ha goduto di un’altra settimana di discrete notizie positive, a partire dalla leggera ripresa dell’indice PMI per finire con le elezioni del Parlamento europeo nel fine settimana. I partiti populisti anti-euro hanno ottenuto risultati modesti, mentre i partiti fortemente pro-EU come i liberali e i verdi hanno registrato performance migliori. Superato il rischio politico delle elezioni e senza evoluzioni immediate sulla Brexit, ci aspettiamo che l’euro risponda alla recente serie di buone notizie e risalga verso la metà del recente range di oscillazione con il dollaro.

USD

Al contrario dell’eurozona, gli indicatori economici di secondo piano usciti la scorsa settimana sono stati perlopiù deludenti, inclusi i PMI. Le minute della Fed hanno confermato che la banca centrale non vede sufficienti ragioni per muovere i tassi in nessuna direzione nel breve periodo. Ciononostante, i mercati dei tassi stanno prezzando un taglio dei tassi entro i prossimi dodici mesi. Noi riteniamo che la soglia per muovere al ribasso i tassi sia più alta e ci aspettiamo una politica monetaria invariata per il prossimo futuro. Questa settimana dovrebbe essere tranquilla, a parte per l’uscita venerdì delle Spese per Consumi personali (PCE), che sono un indicatore per l’inflazione. Questo sarà un dato chiave, visto il focus che i membri della Fed stanno avendo sull’attuale assenza di pressioni inflazionistiche.

GBP

L’annuncio delle dimissioni del primo ministro May ha fatto passare in secondo piano una settimana di buoni sviluppi macroeconomici nel Regno Unito. Le vendite al dettaglio continuano a crescere a un ritmo regolare e l’inflazione core rimane stabile a un livello di poco inferiore al 2%. Questa settimana sarà poco ricca di dati economici. I mercati rimarranno quindi concentrati sulla lotta per la leadership del partito conservatore e sulle ricadute delle elezioni europee svoltesi durante il fine settimana, dalle quali sono usciti sconfitti entrambi i partiti principali. Siamo sempre più convinti che l’impasse della Brexit non possa essere risolto senza delle nuove elezioni generali e un nuovo Parlamento.

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