Rally del dollaro grazie ai buoni dati sul mercato del lavoro USA
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Da un po’ di tempo insistiamo sul fatto che i mercati sono stati troppo ottimisti a prezzare quattro tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Va notato il fatto che il dollaro abbia performato meno nei confronti delle principali valute dei mercati emergenti, molte delle quali sono riuscite ad ottenere ancora buoni risultati nonostante i rendimenti più alti dei treasuries americani, in quanto i timori per l’economia mondiale si stanno attenuando.
Il focus per la prossima settimana rimane sulla Federal Reserve con Powell che parlerà al congresso. Sarà interessante vedere fino a che punto i recenti dati economici positivi, smorzeranno il suo entusiasmo per una politica monetaria più accomodante.
EUR
L’annuncio di Christine Lagarde alla presidenza della BCE lancia un messaggio di continuità e, probabilmente, un approccio leggermente più accomodante. I mercati certamente lo hanno interpretato in questo modo, dal momento che i titoli di stato italiani hanno registrato un abbassamento dello spread e l’euro ha iniziato a perdere terreno anche prima dei dati sul mercato del lavoro statunitense di venerdì. Inoltre, la decisione dell’UE di non procedere con la procedura d’infrazione contro l’ltalia per il suo deficit di bilancio indica una visione più tollerante riguardo alla politica fiscale. Ciò significa, a nostro avviso, che una politica monetaria più accomodante potrebbe essere meno necessaria e ciò sarebbe positivo per l’euro nel medio periodo.
USD
Le notizie positive sul fronte delle trattative commerciali sono passate in secondo piano venerdì dopo l’uscita di un eccellente dato sui Non Farm Payrolls. La creazione di nuovi posti di lavoro ha registrato una forte ripresa dopo il calo di maggio ed i salari reali continuano a crescere costantemente, anche se in maniera modesta: non vi è, pertanto, alcun segno di recessione o di un significativo rallentamento dell’economia USA. Dopo i dati di venerdì, i mercati sembrano escludere ogni possibilità di un taglio di 50 punti base nella riunione della Federal Reserve di luglio. Pensiamo tuttavia, che un taglio sia politicamente inevitabile sebbene non vediamo le condizioni per un ciclo prolungato di taglio dei tassi.
GBP
Ci sono segnali evidenti che l’incertezza sulla Brexit stia iniziando ad avere un impatto sulla fiducia delle imprese britanniche. Gli indicatori PMI sono scesi al di sotto del livello chiave 50 che indica la contrazione. Questa settimana vedremo con l’uscita del PIL di mercoledì se questa perdita di fiducia troverà riscontro anche nei dati economici.