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L’euro si indebolisce sulle preoccupazioni per una terza ondata

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29 March 2021

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Il movimento al ribasso dell’euro che abbiamo previsto per tutto marzo ha ripreso il suo percorso la scorsa settimana.

C
on i casi di Covid che continuano a salire e la reintroduzione dei lockdown da parte di quasi tutti i paesi europei, gli investitori sono sempre più pessimisti riguardo il futuro di breve periodo per l’Eurozona.

Gli Stati Uniti, invece, continuano a somministrare vaccini rapidamente e hanno già allentato le restrizioni in molti ambiti. Questo si riflette anche nella divergenza tra i dati economici provenienti dagli USA e dall’Europa, con il cambio che è sceso sotto 1.18 per la prima volta da metà novembre.

La scorsa settimana il dollaro si è apprezzato anche nei confronti di tutte le valute G10 e di quasi tutte quelle dei paesi emergenti. Per le valute emergenti tra le peggiori ci sono la lira turca, che è stata penalizzata dal licenziamento del governatore della banca centrale, e il real brasiliano che si avvicina ai minimi storici a causa delle crescenti morti legate al Coronavirus in Brasile.

Gli operatori di mercato dovranno prestare attenzione ad una serie di dati macroeconomici in uscita questa settimana, innanzitutto l’inflazione dell’Eurozona (mercoledì), i PMI statunitensi (giovedì) e il report sui salari NFP di venerdì. Per questo ultimo evento, che sarà il più importante della settimana, ci aspettiamo una sorpresa al rialzo.

EUR

Molti dei paesi UE hanno rafforzato le misure di contenimento a causa del crescente numero di contagi e dello stallo nelle vaccinazioni. Ciò che preoccupa maggiormente gli esperti è la diffusione della variante del virus più contagiosa che sta causando un incremento esponenziale dei casi. Questo ha fatto indebolire l’euro contro il dollaro con la peggior performance da metà 2019.

Nonostante rimaniamo rialzisti sulla valuta comune nel lungo termine, i crescenti rischi per l’economia dell’Eurozona suggeriscono un indebolimento dell’euro nel breve periodo.

USD

I dati macroeconomici pubblicati la scorsa settimana non hanno soddisfatto le aspettative, anche se hanno mostrato come gli Stati Uniti stanno surclassando gli altri paesi, in particolare l’Eurozona.

Il PIL del quarto trimestre è stato rivisto al rialzo, con le richieste di sussidi di disoccupazione ai minimi dall’inizio della pandemia. La spesa personale è scesa parecchio, anche se questo è stato ignorato dal mercato, visto il grande incremento di questa misura nel mese di gennaio.

GBP

La sterlina ha continuato a guadagnare contro la maggior parte delle valute, spinta dall’entusiasmo degli investitori per la gestione dei vaccini da parte del Regno Unito. Il governo britannico ha annunciato che la disponibilità di vaccini diminuirà ad aprile, anche se per ora non si è visto un rallentamento nelle vaccinazioni che sono a livello record.

La notizia che il vaccino Moderna sarà disponibile in UK nella seconda metà del prossimo mese ha portato ulteriore ottimismo. Più di 30 milioni di persone nel Regno Unito hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e non ci sono, per ora, segni che la riapertura delle scuole abbia portato ad un aumento dei casi e morti.

L’aggiornamento del PIL del quarto trimestre in uscita mercoledì potrebbe essere un evento a cui prestare attenzione anche se non ci aspettiamo revisioni. Pensiamo che a guidare la valuta britannica rimarranno ancora i numeri sulle vaccinazioni e sui casi Covid.

 

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