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L’euro resiste mentre le tensioni commerciali agitano i mercati

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13 May 2019

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Risk Officer at Ebury. Committed to mitigating FX risk through tailored strategies, detailed market insight, and FXFC forecasting for Bloomberg.

I trattati commerciali USA-Cina sono tornati ad essere il driver principale sui mercati finanziari mondiali.

La scorsa settimana ci sono stati due temi fondamentali sui mercati valutari. Innanzitutto, le valute dei mercati emergenti hanno sofferto poco contro il dollaro. Ad eccezione della lira turca, che risente di problematiche interne al paese, le principali valute emergenti hanno perso meno dell’1%. Il secondo tema è che l’euro è stata una delle poche valute a guadagnare contro il dollaro, unendosi alle tradizionali safe havens come yen e franco svizzero. Con i dati economici dell’Eurozona positivi e un posizionamento del mercato sbilanciato a sfavore della moneta unica, l’euro sembra avere spazio per recuperare dai recenti minimi.

Questa settimana sono previsti pochi dati in uscita, quindi ci aspettiamo che le evoluzioni sui negoziati commerciali Usa-Cina saranno il principale market mover. Sarà interessante vedere se l’euro riuscirà ad apprezzarsi ancora. Noi ci aspettiamo che questo possa accadere, specialmente se si assisterà ad un’altra sorpresa positiva nei dati sulla produzione industriale che usciranno martedì.

EUR

La distanza tra gli indici riguardanti i sondaggi e i dati economici si è ristretta durante la scorsa settimana quando i PMI sui servizi dell’Eurozona sono stati rivisti moderatamente verso l’alto. L’evento chiave per l’Euro sarà l’imposizione o meno delle tariffe sul settore automobilistico da parte degli Stati Uniti prima della deadline di questa settimana. Non ci aspettiamo che ciò accada, contrariamente a quanto ritenga la maggioranza degli investitori. Se la nostra visione fosse giusta, dovremmo vedere un ulteriore apprezzamento dell’Euro questa settimana.

USD

Questa settimana saranno rilasciati solo dati di secondo piano per gli Stati Uniti. Il biglietto verde, quindi, dovrebbe essere guidato esclusivamente dagli sviluppi delle tensioni commerciali e dai discorsi dei membri della Federal Reserve. Notiamo come il dollaro abbia guadagnato meno dello 0,5% in termini ponderati dall’annuncio delle tariffe commerciali, rispetto allo scorso fine settimana, il che sta ad indicare che i mercati non sono seriamente preoccupati riguardo un possibile inasprimento delle tensioni o l’estensione permanente delle tariffe recentemente instaurate.

GBP

I dati economici del Regno Unito continuano a resistere all’incertezza della Brexit. La crescita del primo trimestre è rimbalzata dall’1,4% all’1,8%. Nel breve termine, i mercati non si aspettano nessuna svolta significativa per quanto riguarda i negoziati Brexit tra May e Corbyn.

Il flusso costante di dati economici positivi ha aiutato la sterlina a mantenere, a malapena, il livello di 1.30 rispetto al dollaro nonostante le notizie negative sulla guerra commerciale.

Questo martedì osserveremo il rapporto sull’occupazione per confermare le prospettive leggermente positive e fornire ulteriore sostegno alla sterlina.

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