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Le valute G10 rimangono in attesa delle elezioni statunitensi. Rally delle valute Sudamericane

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26 October 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Durante la scorsa settimana le principali valute si sono mosse poco, entro un range di circa l’1%. Anche la maggior parte dei principali mercati, oltre a quello valutario, hanno subito piccole variazioni.

L
a principale eccezione della scorsa settimana è stata quella del mercato dei titoli di Stato, dove i rendimenti sono aumentati in un generale irripidimento della curva dei tassi. In particolare, il rendimento dei titoli di stato USA a 30 anni si sta avvicinando al suo massimo post-pandemia dell’1,67%. Questo è stato finora interpretato come un segno che i mercati stanno sempre più scontando una vittoria democratica alle elezioni statunitensi della prossima settimana.

Nell’ultima settimana di negoziazione prima delle elezioni statunitensi, i mercati saranno concentrati sulla riunione della BCE di giovedì. Considerando la seconda ondata di casi nella maggior parte dei paesi dell’Eurozona e il mancato rimbalzo dell’inflazione core, attualmente ai minimi storici, ci aspettiamo che la BCE prepari i mercati ad un ulteriore allentamento nella riunione di dicembre, il che potrebbe pesare sull’euro. Oltre a questo, ci aspettiamo che i mercati si concentrino sui dati di crescita del terzo trimestre negli Stati Uniti e sul report sull’inflazione di ottobre nell’Eurozona.

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EUR

Gli indici PMI della scorsa settimana hanno fornito notizie attese ma ancora scoraggianti sull’impatto della seconda ondata della pandemia. Il settore dei servizi si sta nuovamente contraendo a un ritmo sostenuto, mentre l’espansione manifatturiera accelera sulla scia della rapida ripresa in Cina e in altre economie asiatiche. Nel complesso, tuttavia, le notizie ci avvicinano a una ulteriore manovra accomodante da parte della BCE. Ci aspettiamo che questo avvenga durante la riunione di dicembre, ma la conferenza stampa di questa settimana servirà a preparare i mercati. Inoltre, venerdì presteremo molta attenzione alla stima dell’inflazione di ottobre dell’Eurozona. Prevediamo che in futuro i mercati inizieranno a reagire in modo più deciso a questo dato e un’inflazione core che rimane ai minimi storici raggiunti due mesi fa, alimenterà ulteriormente le speculazioni su un approccio più deciso della BCE.

USD

L’unica notizia degna di nota di questa settimana, a parte i sondaggi elettorali, sarà la stima della crescita economica degli Stati Uniti nel terzo trimestre. Il dato mostrerà indubbiamente un massiccio rimbalzo dalla contrazione record registrata nel secondo trimestre, guidato da una sana spesa dei consumatori. Più interessante sarà notare i settori che hanno portato al rimbalzo e in particolare l’evoluzione degli investimenti delle imprese e il deficit commerciale. I mercati sembrano ignorare per ora i crescenti numeri di contagio negli Stati Uniti, quindi oltre che dal PIL e i dai sondaggi elettorali, il dollaro probabilmente sarà influenzato da eventi esteri, in particolare dalla riunione della BCE.

GBP

I negoziati per la Brexit sembrano procedere, anche se lentamente. L’UE e il Regno Unito pare abbiano concordato un piano di dieci punti sulla struttura della prossima fase dei negoziati. Le nostre aspettative di un accordo modesto che evita una “hard Brexit” dovrebbero quindi essere confermate. Questo sviluppo sembrerebbe ridurre le possibilità di ulteriori misure di stimolo della Bank of England, ma la decisione del comitato di politica monetaria sarà più bilanciata a causa dell’indebolimento dei dati economici e il peggioramento dei numeri COVID. Per ora, il recente apprezzamento della sterlina ha raggiunto il nostro obiettivo rispetto al dollaro, quindi a questi livelli suggeriamo cautela.

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