Le valute dei mercati emergenti rimangono stabili mentre i bond continuano a soffrire
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La scorsa settimana, la Federal Reserve ha ribadito la sua posizione riguardo l’inflazione con il presidente Powell che ha dichiarato che i tassi rimarranno a zero anche se l’inflazione supererà il target.
Questa settimana i movimenti nei tassi dei Treasury continueranno ad essere al centro dell’attenzione dei mercati, compresi quelli valutari. I PMI dell’Eurozona di mercoledì dovrebbero portare cattive notizie, vista la lentezza delle vaccinazioni e i rinnovati lockdown in Francia. Date le crescenti preoccupazioni del mercato per le pressioni inflazionistiche, il report sull’inflazione PCE statunitense per il mese di marzo in uscita venerdì dovrebbe essere un altro dato importante per gli operatori di mercato.
EUR
La lenta somministrazione del vaccino COVID da parte dell’UE è peggiorata ulteriormente la scorsa settimana. La maggior parte dei principali paesi europei ha deciso di interrompere la somministrazione del vaccino AstraZeneca sulla base di prove statistiche molto limitate, contro l’esplicita raccomandazione dell’EMA (European Medicines Agency). Sebbene l’arresto sia durato solo un paio di giorni, ciò non migliorerà le prospettive economiche a breve termine, già peggiorate dal ripristino dei lockdown in Francia e Germania. A parte gli indici PMI, l’attenzione sarà puntata sul vertice UE di giovedì, che dovrebbe concentrarsi sulle dinamiche di somministrazione del vaccino.
USD
La riunione del FOMC della scorsa settimana ha ribadito l’approccio estremamente accomodante della banca centrale statunitense. Il presidente Powell ha insistito sul fatto che i tassi saranno fermi a zero fino a quando non verrà raggiunta la massima occupazione e che per ora eventuali picchi di inflazione saranno considerati temporanei e non avranno impatti sulla politica monetaria. Non sorprende che i mercati obbligazionari abbiano di nuovo subito delle perdite e che le aspettative di inflazione incorporate nei prezzi siano ora ai livelli più alti dal 2013.
Non c’è molto in calendario che potrebbe far muovere i mercati valutari prima di venerdì, quando verrà pubblicato il dato sull’inflazione PCE. Riteniamo che i dati sull’inflazione diventeranno sempre più importanti per i mercati, quindi possiamo aspettarci bei movimenti in caso di sorprese al rialzo.
GBP
La sterlina continua a scambiare in modo resiliente contro le valute principali, sostenuta dal forte sforzo di vaccinazione del Regno Unito e dalle prospettive di una forte crescita quest’anno e il prossimo, con la fine dei lockdown. La Banca d’Inghilterra senza sorprese ha mantenuto invariati sia i tassi che il ritmo degli acquisti di obbligazioni la settimana scorsa e, come la Federal Reserve, non sembra preoccuparsi di un aumento dei tassi per ora. Ci aspettiamo che la sterlina continui a muoversi lateralmente o guadagnare leggermente contro il dollaro e l’euro nel breve periodo.
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