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Le aspettative di una stretta monetaria mandano in rally il dollaro

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22 November 2021

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Il rally del dollaro si è intensificato la scorsa settimana con i mercati che hanno anticipato le loro aspettative per i rialzi della Fed, mentre i toni accomodanti della Banca centrale europea hanno pesato sull’euro.

L
a politica monetaria della banca centrale è diventata il principale motore dei mercati valutari e le altre notizie vengono generalmente ignorate, tranne nella misura in cui influenzano le aspettative di futuri aumenti dei tassi. Menzione speciale alla sterlina, che ha resistito meglio della maggior parte delle valute, chiudendo la settimana quasi piatta rispetto al dollaro USA, e alla lira turca, che è stata di gran lunga la valuta peggiore dopo che Erdogan ha costretto ancora una volta la banca centrale a tagliare i tassi di fronte al panico dei cittadini turchi che continuano a liberarsi della lira.

Sebbene la festa del Ringraziamento negli Stati Uniti di solito renda le transazioni meno numerose, quest’anno potrebbe segnare un’eccezione. Il Tesoro degli Stati Uniti emetterà una quantità insolitamente grande di Treasury, e non è chiaro come il mercato obbligazionario reagirà di fronte a questa massiccia offerta dopo il recente sell off e i toni restrittivi dei membri della Federal Reserve. Il presidente Biden dovrebbe annunciare la sua scelta per la presidenza della Federal Reserve prima delle festività e mercoledì verrà pubblicato il rapporto sull’inflazione PCE. Martedì verranno pubblicati gli indici dell’attività economica dell’Eurozona per novembre e saranno i primi dati che daranno il polso dell’impatto delle recenti notizie COVID sulla fiducia delle imprese. I diversi eventi macro e la minore liquidità associata alle festività negli Stati Uniti potrebbero portare volatilità sui cambi.

EUR

L’euro continua ad indebolirsi sia per i toni accomodanti della BCE, che continua ad allontanare un possibile rialzo dei tassi, sia per la nuova ondata di Covid che ha investito l’Europa.

Gli indici PMI di questa settimana cattureranno parte dell’impatto della nuova ondata sulla fiducia delle imprese e quindi saranno osservati attentamente dai mercati. Le notizie e i dati quindi non hanno aiutato la valuta comune ma dopo le vendite delle ultime settimane sembra in qualche modo il cambio si trovi in un’area di ipervenduto e potrebbe trovare supporto se questa settimana i membri della BCE non risultassero preoccupati dalla situazione COVID.

USD

I membri della FED hanno usato dei toni restrittivi venerdì, suggerendo che il ritmo del tapering potrebbe accelerare e che il FOMC è sempre più allarmato dai dati sull’inflazione. Oltre ai dati sull’inflazione PCE di mercoledì, poco prima delle festività, saranno fondamentali l’emissione di Treasury in programma lunedì e martedì per valutare l’appetito del mercato per ulteriore debito statunitense in un contesto di offerta elevata, minori stimoli monetari della Fed e tassi reali fortemente negativi.

I verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve e la decisione di Biden sul prossimo presidente della Federal Reserve, che dovrebbe confermare l’attuale presidente Powell o un candidato ancora più accomodante, come ad esempio Brainard, completeranno un calendario insolitamente fitto proprio prima della festa del Ringraziamento.

GBP

La sterlina è rimasta invariata rispetto al dollaro USA, il che significa che ha registrato un rally contro le altre valute del G10 e le principali valute in tutto il mondo. Le notizie positive sulle vendite al dettaglio e sul mercato del lavoro hanno supportato le aspettative per un rialzo dei tassi prima della fine del 2021, rimanendo in netto contrasto con la politica accomodante della BCE.

I PMI e gli interventi di alcuni membri del comitato di politica monetaria della Banca d’Inghilterra questa settimana dovrebbero sostenere tali aspettative. Rimaniamo abbastanza positivi sulle prospettive per la sterlina da qui alla fine dell’anno

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