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Il dollaro recupera terreno con il ritorno dell’avversione al rischio

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19 October 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

I mercati azionari e obbligazionari di tutto il mondo hanno subito perdite, con gli investitori che sono tornati verso le valute rifugio, principalmente il dollaro, lo yen giapponese e il franco svizzero.

C
iononostante le movimentazioni sono state di dimensioni modeste e non hanno modificato i livelli chiave delle ultime settimane. EUR/USD è tornato ad oscillare a metà del range che sta tenendo da agosto (1.16 – 1.19). Le peggiori performance si sono registrate sulle valute dell’Europa centrale, in calo perché colpite duramente dalla seconda ondata della pandemia COVID.

I mercati sono sempre più concentrati sulle elezioni americane che si terranno nella prima settimana di novembre. L’opinione condivisa sembra essere che una vittoria dei democratici (nel caso si aggiudichino la Presidenza e il Senato) sarebbe positiva per gli asset rischiosi  e negativa per il dollaro. I dati più attesi della settimana sono gli indici PMI flash dell’Eurozona di ottobre in uscita venerdì, che potrebbero sorprendere al ribasso a causa della recente reintroduzione di lockdown locali. Dei PMI fortemente deludenti potrebbero portare a ulteriori misure di stimolo da parte della BCE.

Will the Federal Reserve signal the end of its rate hike cycle next week?

EUR

Il peggioramento dei numeri sul COVID nella maggior parte dell’Eurozona e la reintroduzione di lockdown locali hanno influenzato la valuta comune la scorsa settimana. I PMI che verranno pubblicati venerdì assumono un’ulteriore importanza: saranno la prima misura dell’impatto economico di questi lockdown parziali e delle misure restrittive. Un calo al di sotto di 50, che segna il livello di espansione economica, porterebbe ulteriori pressioni alla BCE per ulteriori misure di stimolo: in quel caso prevediamo che l’euro si indebolisca.

USD

Settimana scorsa, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono uscite molto positive, nonostante le misure di stimolo fiscale non siano ancora state rinnovate. Le elezioni statunitensi che si terranno la prima settimana di novembre stanno iniziando a mettere in ombra i dati economici, che comunque saranno pochi questa settimana. I sondaggi mostrano un vantaggio più ampio e più stabile per i Democratici rispetto a quello che avevano in questo periodo nel 2016 e gli asset rischiosi dovrebbero trarne beneficio. L’ultimo dibattito presidenziale di giovedì sarà l’evento principale di questa settimana.

GBP

Come ci aspettavamo, le trattative Brexit si sono arenate la settimana scorsa, ma Boris Johnson ha fatto marcia indietro rispetto alla minaccia di interrompere i negoziati. La sterlina si è mossa in gran parte in linea con l’euro, quindi i mercati, come noi, si aspettano ancora che si possa raggiungere un qualche tipo di accordo. Questa settimana non saranno rilasciati molti dati significativi, quindi l’attenzione rimarrà concentrata sui numeri COVID del Regno Unito e sulla possibilità di un nuovo lockdown, che potrebbe potenzialmente colpire duramente la sterlina.

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