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Il dollaro recupera mentre i mercati tornano alla normalità

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18 January 2021

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

I mercati continuano a ignorare i disordini di Washington. Né il caos seguito dall’assalto al Campidoglio USA né l’emissione di un’enorme quantità di debito statunitense per finanziare il massiccio deficit federale hanno causato grossi movimenti sui mercati azionari e il dollaro ha approfittato della poca propensione al rischio del mercato per riprendersi fortemente contro la maggior parte delle valute.

L
e valute dei mercati emergenti si sono difese piuttosto bene, grazie ai mercati che hanno reagito in maniera tardiva al grande recupero delle materie prime avvenuto in questo inizio di 2021. Una menzione speciale va al real brasiliano, la valuta più forte della settimana, sostenuta dai commenti di politica monetaria restrittiva della banca centrale brasiliana.

Il primo incontro della Banca Centrale Europea nel 2021 sarà certamente al centro dell’attenzione questa settimana. L’insediamento di Biden negli Stati Uniti sarà seguito con attenzione e non ci aspettiamo novità significative.

Non ci saranno dati macroeconomici significativi, quindi potremmo vedere una rinnovata attenzione sull’evoluzione dei casi COVID e dei numeri di vaccinazioni.

EUR

La settimana appena trascorsa è stata priva di dati significativi e l’euro si è indebolito contro il dollaro dopo il rally delle scorse settimane.

L’attenzione si sposta ora sulla riunione della BCE di giovedì. Sebbene non siano previsti cambiamenti di politica monetaria, l’attenzione sulle comunicazioni della presidente Lagarde sarà comunque alta. Due questioni in particolare saranno centrali: in primo luogo, l’impatto dei prolungati lockdown sulle prospettive di crescita dell’ultimo trimestre 2020 e del primo del 2021, in secondo luogo, il forte apprezzamento dell’euro in questo ultimo periodo.

A parte il meeting BCE, l’indagine sui prestiti bancari di martedì sarà la pubblicazione più importante della settimana per l’Eurozona.

USD

Un po’ paradossalmente, la stabilizzazione dei rendimenti del Tesoro USA, dopo il rialzo delle ultime settimane, ha supportato il dollaro.

Gli Stati Uniti sono riusciti a collocare un’enorme quantità di Treasury, pari a $120 miliardi, in una sola settimana, ma i tassi dei titoli di Stato hanno chiuso la settimana al ribasso per tutte le scadenze: questo rappresenta un segnale di fiducia nelle istituzioni statunitensi e nell’amministrazione Biden, nonostante le recenti turbolenze.

Inoltre, stiamo ricevendo segnali contrastanti dall’economia con le richieste di disoccupazione in aumento, la produzione industriale in recupero e l’inflazione leggermente superiore al previsto. Pensiamo che il recente rimbalzo del dollaro possa continuare, ma restiamo ribassisti sul biglietto verde nel lungo termine.

GBP

La sterlina è stata una delle poche valute principali che la scorsa settimana non ha perso terreno nei confronti del dollaro, ma si è trattato principalmente di un rimbalzo rispetto alla debole performance della settimana precedente.

Le preoccupazioni per la Brexit sono state per ora sopraffatte dall’attenzione sulla campagna vaccinale, dove il Regno Unito è primo tra i principali paesi. I dati macroeconomici rilasciati ultimamente sul Regno Unito sono stati migliori del previsto, nonostante i rigidi lockdown.

Riteniamo che questo trend positivo possa continuare per tutto il primo trimestre del 2021 e che la sterlina rimarrà ai livelli attuali.

 

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