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Il dollaro raggiunge il minimo da 3 anni sulle parole accomodanti della Fed

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21 December 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

La Federal Reserve non ha salvato il dollaro dall’indebolimento di fine anno. I mercati hanno interpretato i commenti del presidente Powell durante la conferenza stampa come accomodanti e hanno in gran parte ignorato il messaggio più aggressivo contenuto nel “dot-plot” in merito alle proiezioni dei tassi di interesse nel futuro.

O
ltre al mercato valutario, gli asset rischiosi hanno continuato a guadagnare. Una menzione speciale va alle materie prime, che si stanno riprendendo vivacemente con il finire dell’anno. Ciò fornisce supporto in particolare alle valute dei mercati emergenti, di cui parliamo ormai da tempo.

Entriamo ora nel periodo tradizionalmente più tranquillo per gli scambi. Tuttavia, quest’anno potrebbe verificarsi un’insolita volatilità. Le restrizioni per la pandemia continuano ad aumentare su entrambe le sponde dell’Atlantico. Il confronto sugli stimoli fiscali statunitensi potrebbe ancora fornire sorprese dell’ultimo minuto. Infine, i negoziati sulla Brexit sono ormai vicini alla scadenza. Anche se non ci sono dati economici di grande rilievo o riunioni di i banche centrali programmate per questa settimana, le notizie sui temi che abbiamo elencato potrebbero causare volatilità anche durante le festività.

EUR

A dicembre l’euro è stato sostenuto dai dati sui PMI più forti del previsto. Sembra che le aziende dell’Eurozona si stiano adattando meglio alla nuova ondata di lockdown e restrizioni rispetto alla prima. L’attività commerciale non ha avuto un calo nel mese di dicembre e ciò deve essere considerata una vittoria significativa.

Le notizie sull’inflazione, anche se negative, non sono state peggiori del previsto, con l’inflazione core che è rimasta al livello più basso di sempre, senza scendere a nuovi minimi.

Manteniamo una visione positiva dell’euro nel lungo periodo, ma riteniamo che sia vulnerabile a un parziale ritracciamento nelle prossime settimane.

USD

I mercati hanno interpretato le parole del presidente Powell come accomodanti. Il pacchetto di nuovi stimoli fiscali concordato durante il fine settimana è stato ampiamente in linea con le aspettative del mercato.

Nel frattempo, gli indicatori economici come le richieste di disoccupazione settimanali continuano a segnalare una perdita di slancio nell’attività economica, mentre i numeri sulla terza ondata di COVID negli Stati Uniti devono ancora mostrare un miglioramento significativo. Anche se in un’ottica di breve termine il dollaro ha perso molto e troppo velocemente, rimaniamo ribassisti sulle sue prospettive nel medio termine.

GBP

La modesta oscillazione della sterlina tra l’inizio e la fine della scorsa settimana nasconde una forte volatilità infrasettimanale dovuta alle continue e differenti notizie e aspettative in merito ad un accordo sulla Brexit.

Il nuovo e più contagioso ceppo COVID rilevato nel Regno Unito e la mancanza di un accordo sulla Brexit hanno fatto scendere la sterlina dai suoi massimi della settimana. Mentre molti continuano ad aspettarsi che venga raggiunto un compromesso accettabile, il divieto di viaggiare dal Regno Unito all’Europa per timore del nuovo ceppo virale sta colpendo duramente la sterlina.

Ci aspettiamo che questa settimana si raggiunga un accordo, ma riteniamo che sia in gran parte già scontato dal mercato e che le nuove notizie sul COVID avranno un impatto maggiore sulla sterlina fino alla fine dell’anno.

 

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