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Il dollaro perde terreno e nei mercati emergenti aumenta la volatilità

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26 April 2021

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Il dollaro statunitense ha continuato il suo recente trend ribassista durante la scorsa settimana, perdendo leggermente contro ogni valuta del G10, tranne il dollaro australiano.

I
n generale, i movimenti sono stati modesti e la maggior parte della volatilità si è vista nei mercati emergenti. È stato difficile capire il motivo, dato che il real brasiliano è salito fortemente mentre altre valute latino-americane come il peso cileno e colombiano hanno sofferto. La peggiore performance è stata quella della lira turca, in calo di oltre il 4%, con gli investitori che sono preoccupati per la politica monetaria poco ortodossa di Erdogan.

Questa settimana l’attenzione si concentrerà sulla riunione di aprile della Federal Reserve di mercoledì, anche se i mercati non si aspettano alcun cambiamento significativo nei tassi o nelle comunicazioni della Fed. La crescita del PIL statunitense (giovedì) e l’inflazione PCE (venerdì) saranno anch’esse determinanti, così come il dato sull’inflazione flash dell’Eurozona per il mese di aprile, anch’esso rilasciato venerdì.

EUR

Il miglioramento dei dati economici dell’Eurozona è stato confermato la scorsa settimana dai PMI molto buoni per il mese di aprile e dal continuo miglioramento della campagna di vaccinazione.

La BCE non ha fermato il rally dell’euro aggiungendo poche novità nella sua riunione di aprile. Nel complesso, pensiamo che la serie di sorprese economiche molto positive che abbiamo visto negli Stati Uniti avrà ora la sua controparte nell’Eurozona, con i lockdown che vengono progressivamente rimossi e con la domanda repressa dei consumatori che torna a crescere, soprattutto nel settore dei servizi. Di conseguenza, pensiamo che il rialzo dell’euro possa continuare.

USD

La riunione di mercoledì della Fed non dovrebbe generare grande volatilità, non essendo previste modifiche alla politica monetaria e non aspettandoci nessuna novità nella comunicazione della Fed.

Molto più interessanti dovrebbero essere i due dati relativi all’inflazione di questa settimana. Giovedì, il deflatore del PIL per il primo trimestre, e poi venerdì il deflatore delle spese personali dei consumatori per marzo. Ci aspettiamo che entrambi sorprenderanno al rialzo, portando all’aumento dei rendimenti dei Treasury.

Tuttavia resta ancora poco chiara la reazione che il dollaro potrà avere ad una crescita dell’inflazione superiore alle attese.

GBP

La sterlina ha ignorato i buoni dati della scorsa settimana pubblicati nel Regno Unito. I tassi di inflazione e i prezzi delle case sono stati migliori delle attese mentre le vendite al dettaglio di marzo e gli indici PMI dell’attività commerciale di aprile hanno sorpreso in positivo.

Il rally della sterlina è stato interrotto per ora dal nervosismo per le prossime elezioni del parlamento scozzese e la possibilità di un secondo referendum per l’indipendenza. Questa settimana ci saranno pochi dati di rilievo in uscita, quindi la sterlina probabilmente sarà mossa da eventi esterni, in particolare dalla riunione della Federal Reserve di mercoledì.

 

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