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I timori per l’inflazione fanno aumentare i rendimenti obbligazionari

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25 October 2021

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

I timori di inflazione sono stati ulteriormente alimentati da una massiccia sorpresa al rialzo dell’inflazione trimestrale in Nuova Zelanda.

I
titoli di stato di tutto il mondo continuano la fase di sell-off ma la propensione al rischio e, in particolare, i mercati azionari si stanno dimostrando resilienti poiché gli investitori scommettono sul fatto che le aziende riusciranno a trasferire i maggiori costi e a beneficiare di una politica monetaria estremamente accomodante. La relazione tra il dollaro e le crescenti aspettative di inflazione rimane preoccupante. Il biglietto verde è sceso contro ogni altra valuta del G10 tranne il dollaro canadese. Lo yuan cinese merita una menzione speciale, poiché continua a ignorare i problemi del settore immobiliare in Cina e si rafforza inesorabilmente contro tutte le principali valute.

Prevediamo che l’evento chiave per i mercati valutari sarà la riunione della BCE di giovedì. Le recenti comunicazioni accomodanti da parte dei membri della BCE hanno fatto da guida nelle ultime settimane. Qualsiasi indizio che all’interno del consiglio si stia sviluppando una fazione hawkish potrebbe essere di supporto all’euro. Inoltre, sarà fondamentale la pubblicazione venerdì del dato preliminare sull’inflazione nell’Eurozona di ottobre e i dati di crescita e inflazione del terzo trimestre degli Stati Uniti, rispettivamente giovedì e venerdì.

dollar

EUR

A differenza di Stati Uniti e Regno Unito, gli indici PMI dell’Eurozona sono scesi. Tuttavia, rimangono a livelli elevati, coerenti con una forte e continua crescita.

L’evento chiave di questa settimana è ovviamente la riunione della BCE. Ancora una volta, non è previsto alcun cambiamento nella politica monetaria e l’accento sarà posto sulle comunicazioni del Consiglio. I mercati si aspettano una BCE molto accomodante. Tuttavia, vale la pena notare che si è ancora ampliato il divario tra l’inflazione effettiva e le proiezioni di settembre della BCE sull’inflazione futura. Un altro aumento è previsto dai dati preliminari di ottobre, in uscita venerdì. Date le aspettative del mercato, potrebbe bastare un tono neutro del presidente Lagarde ad innescare un forte rally dell’euro.

USD

L’aumento dei tassi sui Treasury è stato generalmente positivo per il dollaro USA. In questa occasione, però, questo rialzo è stato interamente guidato dalle crescenti aspettative di inflazione piuttosto che dalla speranza di maggiori rendimenti reali.

La scorsa settimana Powell ha praticamente confermato che il tapering inizierà a novembre, ma questo è stato di scarso aiuto per il biglietto verde, che è sceso contro la maggior parte delle valute G10. Il confronto tra i dati sulla crescita e quelli sull’inflazione del terzo trimestre di questa settimana dovrebbe fornire maggiore chiarezza sulla questione della stagflazione. Pensiamo che l’attuale contesto sia chiaramente inflazionistico, ma anche relativamente favorevole alla crescita, e ci aspettiamo sorprese positive su entrambi i fronti. Nonostante le recenti notizie, pensiamo che con buona probabilità le aspettative di mercato per i rialzi della Fed possano essere posticipate ulteriormente.

GBP

Il governatore della Banca d’Inghilterra Bailey e il capo economista Pill hanno suggerito che un rialzo del tasso overnight potrebbe essere possibile già dalla prossima riunione del comitato di politica monetaria e i mercati, infatti, stanno scontando due terzi di possibilità di un tale esito.

I forti aumenti generalizzati dei prezzi, compresi quelli delle abitazioni, sono proseguiti anche in ottobre e settembre. Anche gli indici PMI hanno piacevolmente sorpreso al rialzo. Tutto sommato, la non-reazione alle notizie positive per la sterlina è piuttosto sconcertante. Questa settimana, tutti gli occhi dovrebbero essere puntati sull’uscita del budget mercoledì. Sarà importante prestare molta attenzione all’impatto sulle previsioni del recente forte aumento dei livelli dei tassi di interesse.

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