📢​ FX Playbook di Ebury: disponibile dal 27 Febbraio. Scarica la - 12:00 CET versione di anteprima

I timori per la Brexit preoccupano i mercati e indeboliscono la sterlina

  • torna indietro
  • A proposito di Ebury
    Analisi del mercato valutario
    Blog
    Chi siamo
    Chi siamo|Commercio Estero
    Commercio Estero
    Ebury Reports
    Eventi
    Finanza
    Frode
    Stampa
  • Latest

14 September 2020

scritto da
Enrique Díaz-Álvarez

Chief Financial Risk Officer di Ebury

Come un sequel di un brutto film dell’orrore, l’ultimo episodio della saga sulla Brexit sta facendo rivivere i timori di un completo fallimento dei negoziati e del caos economico e finanziario che ne conseguirebbe. La vittima principale è stata la sterlina, in calo di oltre il 3% rispetto a tutte le principali valute.

A
parte la volatilità della sterlina, è stata una settimana relativamente tranquilla sui mercati valutari, con tutte le principali valute che si sono mosse in intervalli abbastanza ridotti. Al di fuori del mercato valutario, un movimento degno di nota è stato la divergenza tra i listini azionari statunitensi e quelli europei: questi ultimi hanno registrato un rally mentre i primi hanno subito un netto calo, questo ha contribuito a chiudere parte del gap accumulato dall’azionario statunitense rispetto a quello europeo durante la pandemia.

Questa settimana, oltre alla Brexit, le banche centrali saranno al centro dell’attenzione. Dopo che la riunione della BCE della scorsa settimana si è rivelata di fatto un “non-evento”, la Federal Reserve mercoledì e la Bank of England giovedì condivideranno le loro ultime considerazioni sulla pandemia e sulla ripresa, sebbene non siano previste azioni importanti da nessuna delle due.

Currencies move in tight ranges as markets await macro data

EUR

Il settembre caldo della BCE è finito e la banca centrale ha dato pochi segnali di preoccupazione sia per la bassa inflazione che per il forte rialzo dell’euro. Sembra che il recente crollo dell’inflazione sia legato a questioni tecniche di stagionalità e ci si aspetta chiaramente che la tendenza venga invertita nei prossimi mesi. Riguardo all’euro, la Lagarde ha dichiarato che i livelli attuali del cambio EUR/USD, di poco sotto 1.20, non destano particolare preoccupazione. In assenza di dati economici rilevanti, l’euro questa settimana sarà guidato principalmente da eventi esterni, in particolare la riunione della Federal Reserve di mercoledì.

USD

I dati economici degli Stati Uniti continuano a superare le aspettative e indicano una ripresa più rapida del previsto. Finora, ci sono pochi segnali che i mercati siano preoccupati per le imminenti elezioni presidenziali, per cui il rischio principale rimane quello che il risultato possa essere messo in discussione e che non ci sia quindi un chiaro vincitore il giorno delle elezioni. Tutti gli occhi sono ora rivolti alla riunione della Fed di mercoledì.

Questo sarà il primo meeting dopo che la banca centrale ha adottato un approccio flessibile di targeting dell’inflazione alla fine di agosto e il mercato si aspetta indicazioni concrete su ciò che questo significherà per la politica monetaria. Un punto cruciale saranno le aspettative dei vari membri sul livello dei tassi di interesse per il 2023 (i “dot-plot”), che saranno inclusi per la prima volta nella versione di settembre. Se l’aspettativa mediana dei membri del FOMC dovesse rimanere a zero, il dollaro potrebbe soffrire, poiché confermerebbe ulteriormente la volontà della Fed di assumersi rischi inflazionistici pur di sostenere la crescita.

GBP

I buoni risultati economici del Regno Unito sono stati completamente oscurati dalla minaccia del governo di Boris Johnson di violare il diritto internazionale e di rinnegare in parte il trattato di divorzio con l’Unione Europea. Di conseguenza, la sterlina è stata colpita duramente per tutta la settimana. Questa settimana, la crescente resistenza interna a Johnson, in seno al partito conservatore, potrebbe dare una tregua alla sterlina.

Giovedì, la riunione della Banca d’Inghilterra fornirà un altro punto focale per gli operatori di mercato. Anche se non è previsto alcun cambiamento nella strategia, ci potrebbero essere voti favorevoli ad un immediato aumento del QE visto anche il recente indebolimento della sterlina, mentre un voto unanime potrebbe supportarla.

Condividi